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Il pirata - Marco Pantani

Regia di Claudio Bonivento vedi scheda film

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La recensione su Il pirata - Marco Pantani

di mm40
4 stelle

La 'scalata' verso il successo di uno dei più grandi ciclisti italiani di sempre, Marco Pantani, fermato solamente da un controllo medico nel bel mezzo della sua trionfale carriera. Trovato con valori del sangue totalmente sballati, venne costretto a uno stop che lo portò rapidamente alla depressione, al declino come atleta e alla prematura morte.

 

Dove finisce l'uomo e comincia l'atleta? Dove il personaggio pubblico lascia spazio a quello privato? La prematura scomparsa di Marco Pantani, talento mostruoso per i pedali della bicicletta, apre interrogativi di questo tipo, prima ancora di quelli sulle effettive ragioni del suo uso di doping, mai del tutto chiarito ma d'altronde neppure contestato con argomenti efficaci. Il caso Pantani rimarrà quindi un esempio inequivocabile innanzitutto dei nefasti effetti della popolarità mediatica su personaggi inadatti per indole a reggerne il peso. Al netto di qualche drammatizzazione eccessiva, voluta per acchiappare il sonnolento pubblico del piccolo schermo che necessita trame lineari con colpi di scena decisi, la sceneggiatura di Roberto Jannone, Nicola Lusuardi e del regista funziona bene e racconta ciò che c'è da raccontare; certo, il rammarico che una faccenda tanto delicata venga narrata con mezzi e modi televisivi è inevitabile, ma almeno la presa di posizione del film a favore dell'uomo-Pantani, a prescindere dalla problematica vicenda dell'atleta-Pantani, è evidente. Bravo, come sempre, Rolando Ravello, che qui ottiene il ruolo di protagonista in virtù di una certa somiglianza con il corridore romagnolo; il cast vede impiegati anche altri nomi interessanti, fra i quali si possono segnalare Ivano Marescotti, Nicoletta Romanoff, Omero Antonutti e, in un cameo in cui impersonano sè stessi, Gianni Minà e Felice Gimondi. Claudio Bonivento aveva ormai una discreta esperienza come regista televisivo e proveniva da un altro lavoro, anch'esso per la Rai, su un tragico fatto sportivo: Il grande Torino (2005). 4/10.

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