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Lo spaccone

Regia di Robert Rossen vedi scheda film

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La recensione su Lo spaccone

di Furetto60
8 stelle

Film indimenticabile, con un grandissimo Paul Newman

il giovane Eddie Felson,giocatore di bilardo compulsivo,talentuoso, ma senza  carattere, beve  e nasconde la sua fragilità emotiva, con un atteggiamento da "spaccone"come da titolo, nella sua arroganza superficiale, è convinto di poter fare del biliardo la"sua professione" Durante il suo percorso di lavoro, molto"accidentato"gli rompono perfino i pollici per punirlo, di aver sfidato modesti giocatori,mistificando la sua abilità,viene avvicinato da Berh Gordon,un manager, cinico e senza scrupoli, che intuendo le sue potenzilaità, gli consente di entrare nel giro importante, con gli avversari che contano, fino a sfidare nella Sala Ames, il mitico"Minnesota Fats",conosciuto nell'ambiente come giocatore imbattibile, peraltro è anche un mezzo gangester, attorniato da scagnozzi. Dopo un giorno ininterrotto di partite ,Eddie,che indulge alle solite spacconate,che il suo avversario ignora sistematicamente,sembra prevalere, ma siccome al di la dell'abilità tecnica,ciò che in queste gare,come in tutte le sfide peraltro,conta, è la perseveranza,la lucidità, la concentrazione e soprattutto "il carattere",alla lunga,il giovane, ubriaco, stanco e preda delle sue interiori debolezze,perde in breve tempo tutti i soldi che aveva vinto, finché, rimasto all'asciutto, è costretto a ritirarsi.Dovrà affrontare un poco dignitoso tirocinio, per racimolare i soldi ,prima di poter rinnovare la sfida.Il demone del gioco lo porterà a trascurare Sara,la sua ragazza, problematica, ma di buoni sentimenti,la quale si lascerà morire suicida,dopo averlo tradito con Berth.Riuscirà dopo questo lungo calvario,a risalire la china , a riscattarsi  e vincere finalmente la "madre di tutte le partite"perdendo però l'amore.

Il film è importante non solo perchè il protagonista era "Paul Newman", una leggenda del cinema,ma soprattutto perchè indaga un tema allora poco noto, che oggi viene definito "ludopatia"La malattia del gioco d'azzardo, che spinge chiunque , indipendentemente dai suoi mezzi finanziari, ad imbarcarsi in interminabili partite, dove non può che uscire perdente, vero e proprio disturbo ossessivo-compulsivo, che spinge al gioco, in una maledetta coazione a ripetere senza fine.

Eddie è un perdente, non perchè non sappia giocare, anzi è tecnicamente dotatissimo, ma il suo limite è di non avere un limite.Questa diventa la sua perdizione.

Il mondo che gravita intorno e dentro alle sale da gioco è descritto minuziosamente dal regista ed è tristemente squallido,sguazzano al suo interno,parassiti nullafacenti, delinquentucoli da strapazzo,scommettitori incalliti, abbietti approfittatori.

Film indimenticabile, vinse giustamente, una sfilza di premi.

 

 
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