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Chi è senza colpa

Regia di Michael R. Roskam vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Chi è senza colpa

di laulilla
8 stelle

Michael Roskam è il poco noto regista belga di questo film, ispirato al breve racconto Animal Rescue di Dennis Lehane, scrittore celebre anche per i romanzi Mystic River e Shutter Island da cui furono tratti i due omonimi film. Dal tandem Roskam–Lehane nasce la sceneggiatura della pellicola, ambientata a Brooklyn, non a Boston come nel racconto.

 La vicenda si svolge in un locale che ogni tanto diventa il punto di riferimento di un gruppo di gangster ceceni, uno dei tanti “drop bar” della zona, all’interno dei quali, a rotazione, i delinquenti fanno giungere una considerevole quantità di denaro sporco: quando tocca a loro, i gestori Bob Saginowski e Marv, suo cugino, provvedono a custodirlo e a riciclarlo con scrupolosa cura.


Entrambi hanno un passato non proprio limpido: Marv (James Gandolfini, al suo ultimo film) è il più anziano dei due ed è un uomo che, già temuto e rispettato dalla malavita locale, rimpiange il tempo in cui era lontano dall’immaginare che presto le umiliazioni, le minacce e i ricatti di un gruppo di feroci Europei dell’Est lo avrebbero piegato; Bob (Tom Hardy, il bravissimo interprete di Locke), sebbene più giovane, ha pesanti e oscuri trascorsi. Ora sembra animato da una qualche volontà di riscatto: va a messa ogni giorno; alleva con amore e tenerezza Rocco, un cucciolo di pittbull trovato in un bidone della spazzatura tutto pesto e sanguinante, obbedisce  silenziosamente agli ordini di Marv e ha un atteggiamento conciliante persino nei confronti di Eric Deeds (Matthias Schoenaerts),  uno psicopatico balordo, reo confesso di un omicidio di cui ha appena scontato la condanna.


In questa situazione di precario e difficile equilibrio, una rapina del tutto inattesa concentra sul locale di Marv e Bob l’attenzione della polizia e in modo particolare del detective Torres (John Ortiz), mentre la giovane Nadia (Noomi Rapace), a cui era destinato il cucciolo Rocco crudelmente torturato, non riesce più a difendersi dalle minacce di Eric.

 

 

 

 

 

In un crescendo di tensione, il film si avvia alla sorprendente conclusione, che ben si colloca all’interno di questo “noir” particolare, che è anche e soprattutto indagine psicologica approfondita sulle contraddizioni dei personaggi, sulla loro umanità, mai del tutto perduta, sui loro tentativi forse  maldestri di uscire da un pasticcio che poco promette di buono e in cui, a un certo punto della loro esistenza, li aveva cacciati la loro stessa marginalità.

Un bel giallo all’europea che punta poco sugli effetti splatter (che pure non mancano), ma che si fa ricordare in primo luogo per la credibilità psicologica degli uomini tristi, coinvolti in una vicenda infernale, nonché per la bella sinergia di interpreti, regista e sceneggiatore, che hanno insieme creato un film molto interessante e godibile.

 

Dennis Lehane è tornato, dopo l’uscita del film, sul suo Animal Rescue per trasformarlo in un romanzo – uscito nel 2015 da noi per le edizioni Piemme – col titolo originale The Drop.
Come poi sia stato possibile tradurre The drop in Chi è senza colpa è una bella domanda ovviamente senza alcuna risposta sensata,,,

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