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Il signore e la signora Smith

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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La recensione su Il signore e la signora Smith

di obyone
6 stelle

Robert Montgomery, Carole Lombard

Il signore e la signora Smith (1941): Robert Montgomery, Carole Lombard

 

16 gennaio 1942: un veivolo diretto in California si schianta sulle montagne vicino a Las Vegas. L'incidente non lascia superstiti, solo parenti e amici affranti, tra cui un marito che aspetta l'adorata sposa nel proprio ranch, di ritorno da una tournée propagandistica a favore dello sforzo bellico...

Ciò che avete letto non è la trama di un film bensì la triste storia di Carole Lombard, attrice tra le più celebri della sua epoca, che morì a soli 33 anni insieme alla madre, lasciando nella disperazione il marito Clark Gable. Nel 1999 l'American Film Institute inserì l'attrice tra le donne più influenti di Hollywood in una speciale classifica che la vede al 23° posto. Circa 80 film all'attivo ed una nomination agli Oscar, Lombard aveva passato indenne l'epoca del cinema muto e con disinvoltura si prestava a vivere una nuova epoca di Hollywood, pur avendo già detto la sua specie negli anni più vicini alla tragedia. Di influenza ne dovette avere senz'altro se, come raccontano i biografi, riuscì personalmente a convincere Alfred Hitchcock a dirigere il film della Major Rko "Mr e Mrs Smith", di cui era l'interprete, e che gli annali annoverano come l'unica incursione del maestro del giallo nella screwball comedy. All'epoca Hitchcock aveva girato ad Hollywood il premio Oscar "Rebecca" ed "Il prigioniero di Amsterdam", collaborando con nomi altisonanti quali Joan Fontaine e Laurence Olivier. Una partnership con la bella attrice dell'Indiana ci poteva stare per la notorietà e la bellezza di cui godeva, senza contare il fatto che lei presentava i tratti fisici prediletti dal regista. Sicuramente giocò un ruolo importante l'ospitalità che Lombard diede al maestro e alla sua famiglia, al loro arrivo a Hollywood nel '39, nella propria casa di Bel Ami (si dice che Lombard fosse una grande fan dei lavori britannici del regista). Così Hitchcock si trovò d'un tratto a cimentarsi in una commedia senza cadaveri, cosa alquanto inusuale per lui, ma nella quale è pur sempre presente il suo personale tocco d'artista.

Dopo una lite Ann Smith chiede al marito David se si risposerebbe ancora avendo l'occasione di tornare in dietro. Poiché una delle regole della coppia è la sincerità David Smith, pur amandola, risponde di no all'ipotetica questione. Il rifiuto non piace particolarmente ad Ann ma la cosa sembra finire lì. Sennonché l'ufficiale della contea dove si è celebrato il matrimonio si reca nell'ufficio di Smith e lo informa che per un cavillo burocratico il loro matrimonio non è legalmente valido. L'uomo che conosce Ann fin da bambina desidera informarla personalmente dell'inghippo perciò le fa visita, e nel farle presente quanto successo, racconta dell'incontro col marito. Ann è eccitata al pensiero di rivivere, seppur brevemente, i tempi del fidanzamento, ma alla luce della discussione avuta col marito, è altrettanto preoccupata. Decide allora di organizzare una serata identica a quella in cui lui le propose il matrimonio, ma le cose non vanno secondo le previsioni...

I paradigmi della screwball comedy sono rigorosamente rispettati in questa pellicola, con i coniugi della buona borghesia americana che litigano e devono affrontare svariate prove prima della riconciliazione finale. Quel qualcosa in più ce lo mette, invece, Hitchcock nella sequenza iniziale che vede David muoversi furtivo nella propria stanza da letto mentre la servitù impacciata non si spiega il comportamento dei padroni di casa autoreclusi ormai da tre giorni. L'inizio è un miscuglio di suspence da giallo e di umorismo, in cui solo i protagonisti sono consapevoli di ciò che succede. Allo spettatore, attonito, resta solo il pensiero che lì dentro si sia consumato... un delitto. Invece la macchina da presa finisce per inquadrare il volto birichino di Carole Lombard che fa capolino tra le lenzuola a scongiurare ogni crimine. Dopo questo inizio spiazzante quanto folgorante il film segue l'andamento della sceneggiatura senza sussulti, ed è sorretto dall'alchimia tra i due protagonisti che bisticciano continuamente (ironico Robert Montgomery, caparbia Carole Lombard). La cena organizzata da Ann in cui non si ripete la magia del passato, con piatti che nemmeno il gatto mangerebbe e la lampo di un vestito ormai troppo stretto che continua a scivolare, è condita da gustose manciate di humour britannico e lascia presagire la catastrofe amorosa. Esilarante la scena sulla ruota panoramica ed il goffo tentativo di David di farsi notare dalla moglie a fianco di una bella sconosciuta al ristorante. La commedia è sufficientemente frizzante e divertente, interpretata da un duo d'attori brillante ed elegante, con caratterizzazioni spicce e pretesti narrativi esili per ingraziarsi un pubblico proletario e semi analfabeta bisognoso di credere nel sogno americano e desideroso di dimenticare Wall Street e le ristrettezze economiche non ancora del tutto superate (la sceneggiatura è del '39). In questo contesto e con uno script già pronto Hitchcock potè poco ed ebbe in seguito da rammaricarsi, ma a noi posteri resta pur sempre un ritratto d'epoca, la penultima interpretazione di una grande diva, ed uno spassoso finale che invita alla censura con un paio di sci. Censura che,forse, per il maestro dell'intrigo non riguardava l'ultima scena in sé ma l'intero film. Idea questa che mi stuzzica e mi diverte "da morire".

 

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Carole Lombard, Robert Montgomery

Il signore e la signora Smith (1941): Carole Lombard, Robert Montgomery

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