Regia di André de Toth vedi scheda film
Nel genere “bellico”, gli Europei sono migliori degli Americani. Lo penso da sempre e questo film ne è un’ulteriore conferma. Scene d’azione, bombardamenti, esplosioni, sparatorie non mancano, ovviamente, ma l’intera vicenda ci porta molto più lontano. Africa, Seconda Guerra Mondiale: un commando di disperati, poco più di una mezza “sporca dozzina”, deve distruggere i depositi di carburante dei Tedeschi, spingendosi oltre le linee nemiche. Verranno massacrati. La guerra è brutta, è violenta, non esistono “buoni” e “cattivi”, solo persone che si sbranano a vicenda. Caricare un cannone, spostare mezzi di trasporto, disinnescare mine sono operazioni che richiedono tempo, riflessione, professionalità e sangue freddo. Il film mostra tutto questo, si concede tutto il tempo necessario e non annoia mai. Girato in Spagna (esterni) e in Inghilterra (interni), si avvale di splendide locations e di una fotografia sobria e luminosa. Superfluo sottolineare la bravura di Michael Caine, qui in un ruolo taciturno e mai sopra le righe. Singolare, poi, all’interno del commando, il ruolo di due giovani arabi, innamorati l’uno dell’altro, che passano il tempo a fumare hashish e a depredare spoglie di tedeschi abbattuti. Un film di guerra con i fiocchi, poco conosciuto e sorprendente. Le musiche sono del grandissimo Michel Legrand, ma vengono sovrastate dai vari “Lili Marlene”, “Faccetta nera” e vari canti militari angloamericani.
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