Regia di Arbaaz Khan vedi scheda film
A due anni di distanza dal primo film, ritornano sul grande schermo indiano le avventure dell'impavido poliziotto Chulbul Pandey sempre interpretato da Salman Khan. Oltre al protagonista, vengono ripresi tutti i personaggi del capitolo iniziale e trasportati a Kanpur dove Chulbul ha ottenuto il trasferimento. Il protagonista nel frattempo si è sposato con Rajoo, la ragazza di cui era innamorato nel primo film, mentre cerca di rincuorare il padre dalla depressione dovuta alla vedovanza e il fratello che teme che la moglie lo abbia lasciato. La vita di Chulbul resta comunque sempre incentrata nel combattere il crimine col massimo zelo, risolvendo con invidiabile destrezza tutti i vari crimini che si susseguono. I problemi arrivano in seguito al ritrovamento di un cadevere, ucciso a sangue freddo da un colpo di pistola. Alle autorità risulta chiaro fin da subito che il mandante dell'omicidio sia Bacca Bhaiyaa, un potentissimo boss della città impegnato in una carriera politica al quale il defunto avrebbe dovuto testimoniare contro. Non passa molto prima che Chulbul finisca per scontrarsi contro gli uomini del criminale, il quale ritiene di poter liquidare facilmente il poliziotto tramite un tentativo di corruzione. Costui non è però certo il tipo da accettare i soldi sporchi di Bacca, inasprendo invece le indagini contro le sue losche attività. Quando gli scagnozzi del malavitoso aggrediscono il fratello e la moglie incinta di Chalbul mandandoli all'ospedale, costui decide di affrontare Bacca una volta per tutte. Sequel che riprende tutte le caratteristiche del suo predecessore, ma senza aggiungere nulla di più se non una cura scenografica fiammeggiante di colori di certo apprezzabile. La storia del film risulta però molto semplice e sviluppata in maniera altrettanto sbrigativa: considerando che il film dura sulle 2 ore e che 40 minuti buoni vengono occupati da scenografie di balli di gruppo se ne deduce che il tutto accade piuttosto in fretta. Altri difetti sono l'impossibilità di comprendere diversi aspetti del film se non si è già visto il primo, oltre alle scene di combattimento lontanissime dallo stile realistico con derive quasi da cartoon. Nel complesso però resta un titolo godibile e divertente, che si fa guardare volentieri senza annoiare. Il cast poi è di ottimo livello, soprattuto Salaman Khan e Prakash Raj che riprende il loro da antagonista già avuto nel molto simile SINGHAM con Ajay Devgn. Le muscihe e i balli sono a mio parere l'aspetto più riuscito del film, visto la loro orecchiabilità e il modo da videoclip frenetico ma elegante col quale vengono rappresentati. Qual'ora però non dovessero piacere questi momenti musical, sarebbe allora meglio lasciar paerdere questo sequel perchè diventerebbe una tortura. Consigliato se si ha volgia di un prodotto d'azione senza troppe pretese, ma solo se si apprezza questo stile tipico di Bollywod.
Ottima
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