Regia di John Ford vedi scheda film
“Andiamo a casa Debbie”.
Ethan solleva tra le braccia la ragazza impaurita che ha davanti e, con uno slancio improvviso, la prende fra le braccia e la stringe a sé.
Con una sola, significativa scena, Ford ci mostra come lo spirito vendicativo, ombroso e testardo di un vecchio anti-eroe dal cuore ,apparentemente di pietra, sia stato domato e scalfito dai sentimenti.
E’ una delle immagini più belle e indimenticabili insieme a quella in cui Jeffrey Hunter fa scudo col proprio corpo a Natalie Wood.
Tutto il film, in realtà, è costellato di momenti memorabili, magnificamente incorniciato dalla silenziosa e imponente Monument Valley, che diventa protagonista viva, illuminata dal sole o avvolta dalla polvere dei cavalli al galoppo.
Ford realizza un capolavoro assoluto, un western crepuscolare, un’avventura epica, potente ed emozionante, un “canto del cigno” su un’epoca ormai al tramonto, un mito ormai in pezzi.
Alla fine non c’è posto per Ethan, la porta di casa si chiude, tagliando fuori lui e il mondo selvaggio alle sue spalle.
Si vede poco e ha poche battute….ma i suoi occhi sono così espressivi!
Arrabbiato e impulsivo. Nel confronto con John Wayne se la cava benissimo.
Magnifico. Regala un ottimo spessore psicologico al suo personaggio, combattuto da sentimenti avversi.
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