Regia di Isao Takahata vedi scheda film
Compare da una canna di bambù come un dono divino, piccolissima, che si può raccogliere con una mano del contadino, che la porta da sua moglie, la quale con affetto la accarezza, e piano piano, questo dono dal cielo si trasforma, diventa un’infante tutta paffutella che cerca il latte dalla sua nuova mamma, per aumentare poi di peso fino a diventare una bambina e poi una ragazza, perfettamente integrata con la comunità montana.
Ma i genitori ricevono altri segni dal cielo, oro e vestiti lussuosi, da loro interpretati come invito a fare di questa ragazza una vera e propria principessa in un palazzo nel centro della capitale. Il suo nome sarà principessa splendente, apprenderà con semplicità tutte le arti per essere principessa, ma il suo cuore resterà sempre legato all’umanità semplice, a quella che ha incontrato da bambina, in montagna. Perciò sarà irraggiungibile per gli aristocratici corteggiatori, persino dall’imperatore in persona, e quando cercherà di ricontrare il suo mondo passato, sarà troppo tardi, dovrà ritornare sulla luna, rinunciando a tutte le emozioni belle e brutte che ha provato sulla terra, ma lassù, sulla luna, forse un giorno la rincontreremo, non dimenticando più che noi umani, ricchi e poveri, padroni e servi, siamo solo di passaggio e come tali non diversi da madre natura che ci ha fatto, anche se le gerarchie fittizie che abbiamo creato sembrano più reali del reale.
Animazione dal tratto lieve e aggraziato, in cui gli acquarelli lasciano impressioni sognanti ma realissime, funzionali a guardare attraverso la freschezza del disegno il mondo dell’anima.
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