La recensione su I Spit on Your Grave 2

Ragazzi, qui c'è roba forte.

La mia valutazione è squisitamente "emotiva", perchè a voler analizzare il film criticamente salta subito all'occhio che ci siano dei buchi narrativi. E non sto parlando di sfilacciature o buchetti vari e minori. Ma di vere e proprie voragini, più grandi di quella che si apre sotto la camera delle torture in cui la protagonista è legata, per intenderci.

Però...però la fotografia è bella, il ritmo sostenuto e il film, se si ama (o in questo caso si potrebbe anche dire "se si sopporta") il genere, mentre lo si guarda funziona. E questo nonostante l'estrema debolezza della parte di collegamento fra la sezione "rape" e quella "revenge", debolezza che si percepisce proprio nel momento della visione e non con il "senno di poi", e che è sottolineata, se mai ce ne fosse bisogno, anche da una serie di dissolvenze in nero che si susseguono incessanti e che frammentano ulteriormente il tutto facendo sembrare questa parte un qualcosa di messo insieme alla meglio con i ritagli del girato. Nonostante questo, dicevo, il film mi assorbito come pochi ultimamente, tanto che la sua durata mi è sembrata molto, ma davvero molto, più lunga di quanto effettivamente sia, e questo non per tedio, badiamo, ma anzi, proprio perchè ero totalmente "dentro" il film e assorbito dal vortice della brutalità messa in scena.

Sicuramente più forte la prima parte, dove tra l'altro si crea un minimo di background e di legame emotivo con la protagonista, cosa che mancava sia nell'originale "Non violentate Jennifer" sia nel suo remake del 2010 (dove anzi la protagonista, oltre che blandamente interpretata, non era precisamente simpatica). La parte revenge è ovviamente più di maniera e "sopra le righe", nonchè zavorrata da una serie di coincidenze e personaggi che avrebbero potuto tranquillamente essere eliminati e che nuociono alla credibilità della storia (già resa fragile da quel trasferimento in Bulgaria che non è spiegato perchè decisamente inspiegabile persino in un film).

Jemma Dallander mi ha decisamente colpito, e non solo perchè è molto, molto bella. E' vero che nella parte revenge è un po' meno credibile e talora un po' sopra le righe, ma questo del resto è quanto il copione le richiede e lo riesce a fare decisamente meglio della sua collega del primo film dato che i suoi occhi veicolano realmente sentimenti di rabbia e lucida follia. Ma nella prima parte mi ha davvero spiazzato: ragazzi, non penso di aver mai assistito a una performance così coraggiosa da parte di un'attrice. Perchè nel primo film ci sono scene di stupro molto grafiche è vero, ma in questo la Dallander passa buona parte della prima ora completamente nuda e coinvolta in scene di degrado davvero molto, molto pesanti. Ci vuole coraggio a recitare una parte così. E bravura nel farlo in modo che allo spettatore venga un nodo allo stomaco per le sofferenze subite dal personaggio interpretato, cosa che qui accade e che manca nel film originale prorpio in virtù di quel sottile ma fondamentale legame emotivo tra spettatore e personaggio che la sceneggiatura e l'interpretazione dell'attrice qui riescono a creare. Più ordinario il cast maschile, anche se spicca un Aleksandar Aleksiev  carino e in parte col suo personaggio di tossico sornione e bastardo da discoteca dei Balcani.

Più "horror" di molti, molti film a base di sovrannaturalità varie.
4 (nonostante gli enormi difetti di sceneggiatura) per le emozioni forti provate e per l'interpretazione della Dallander.

Cosa cambierei

le troppe coincidenze e i due personaggi inutili della seconda parte del film (il detective e il prete ortodosso, per intenderci).

Su Jemma Dallender

molto bella, questo lo si vede subito, ma soprattutto complimenti per il coraggio e la capacità di mettercela davvero tutta per caratterizzare il proprio personaggio.

Su Aleksandar Aleksiev

molto carino