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Sapore di te

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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Paul Hackett

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La recensione su Sapore di te

di Paul Hackett
1 stelle

Forte dei Marmi, estati 1984 e 1985, amori (e corna) sotto gli ombrelloni per un variegato gruppo di vacanzieri.

 

Trent'anni dopo Sapore di Mare, i fratelli Vanzina ritornano in Versilia per girare una sorta di remake del loro cult, ambientato, con un curioso cortocircuito temporale, proprio negli anni in cui avevano realizzato la versione originale. Ennesimo prodotto avariato del filone nostalgia anni 80, Sapore di Te è un'operina stanca e sconsolatamente priva di idee, nella quale persino la colonna sonora, solitamente punto forte di lavori simili, si limita ad affastellare spezzoni di storici brani pop, senza mai riuscire minimamente a emozionare. Cast allo sbando: volti giovani a dir poco insignificanti e diversi attori dall'età del tutto incongruente rispetto alla finzione scenica (Valeria Graci ha solo 11 anni più del "figlio" Eugenio Franceschini, la "diciassettenne" Katy Saunders ha in realtà 30 anni suonati); Martina Stella bella... e basta; Giorgio Pasotti non pervenuto; Andrea Pucci deprimente nel tentativo di scimmiottare lo storico "cumenda" Dogui; Nancy Brilli svogliata (e come biasimarla?); gli unici a metterci un po' di verve per strappare mezza risata, Vincenzo Salemme e Maurizio Mattioli, entrambi nella consueta caratterizzazione dialettale tipica del cinema vanziniano, ma predicano letteralmente nel deserto. Prevedibile flop al botteghino.

 

Una tristezza infinita: 1/10.

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