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Sapore di te

Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film

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LIBERTADIPAROLA75

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La recensione su Sapore di te

di LIBERTADIPAROLA75
7 stelle

Ero ansioso (per il tema trattato, gli anni '80) ma scettico (misurarsi con un cult di uno dei periodi migliori del cinema, gli anni '80, in quello che è il periodo peggiore del cinema, il decennio odierno?) in questo ennesimo Nostalgia-Movie firmato Vanzina Brothers e invece mi sono dovuto ricredere.

 

Intanto non bisogna guardarlo pensando sia un sequel di quel SAPORE DI MARE che, pur con i suoi vari difetti e ingenuità, rimane una delle pellicole migliori (non la migliore!) dei fratelli uguali a cotanto padre (che non era affatto un genio ma anche lui come i suoi pargoli ha sempre viaggiato su quell'oscilloscopio dove la lancetta più alta è l'oro e quella più bassa la merda!) piuttosto un film nostalgico che prova (e a volte riesce in pieno!) ha ricreare l'atmosfera degli anni '80 del quale vuole parlare con occhio documentaristico.

 

Per fare ciò il film è girato in pellicola con tanto di fotografia da commedia trash anni '80 e gli autori provano a imitare i modelli dell'epoca che, a loro volta, negli anni '80 imitavano (quasi sempre senza riuscirci) i Vanzina (GIOCHI D'ESTATE, VAMOS A LA PLAYA, WINDSURF-IL VENTO NELLE MANI, YESTERDAY, etc...), la sceneggiatura gioca sui miti più nascosti del periodo (Jerry Calà e le commedie trash, i calciatori utilizzati come attori, la disco music, i paninari, il Drive-In, etc...) ma senza eccedere nei troppi luoghi comuni (a differenza di TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA ad esempio che cerca gli anni '80/'90 in ogni fotogramma per convincerci che di quello stanno parlando) e senza magie incomprensibili (come nel già citato film con Bova e Memphis o ne IL CIELO IN UNA STANZA).

 

Se SAPORE DI MARE era costruito di risate (qua non si ride mai ma non penso che gli autori abbiano puntato a quello) e sentimenti genuini (ci sono anche qua) ma spesso aveva una sceneggiatura che cascava in banalità (perdonabili per fenomeno di costume) come il finale (e nel sequel firmato Bruno Cortini andrà pure peggio) qua almeno si cerca di giustificare tutti i salti temporali e si viaggia pure negli anni '90 fino ad arrivare al 2013 con una perfezione di trama che rasenta la telenovela fatta bene (quindi cioè la fantascienza visto che le telenovele non sono mai state girate bene!) e l'unico paragone che quindi può dare in mente è con ANNI '50 e ANNI '60 tanto che alla fine dei conti si ha come l'impressione di aver visto la riduzione cinematografica di un lungo e bello sceneggiato (ma anche l'ultima parte negli anni '80 e '90 del sopravvalutato ma bello LA MEGLIO GIOVENTU' era così).

 

SAPORE DI TRASH quindi? Può darsi ma se si voleva rappresentare un decennio italiano basato soprattutto su quello è un'ottima descrizione quindi.

 

Paragone con i film del periodo? Considerato quando sia ridicolo (ma stranamente preso sul serio anche dalla critica più (in)competente) il paragone tra LA GRANDE BRUTT...ehm! BELLEZZA e LA DOLCE VITA diciamo lunga vita ai Vanzina. Loro almeno un film anni '80 (con tutti i pregi ma soprattutto difetti del decennio bistrattato) negli anni '10 sono riusciti a farlo....

 

Se amate I RAGAZZI DELLA TERZA C e volete una riflessione intellettuale sulla Moda d'epoca accomodatevi (non è peccato!), se vi trovate bene ora (non è peccato neanche questo anzi vuol dire che state bene!) statene ben alla larga...

 

Da visionare insieme a SOTTO IL VESTITO NIENTE- L'ULTIMA SFILATA, IL PRANZO DELLA DOMENICA, TORNO INDIETRO E CAMBIO VITA, LA GRANDE BELLEZZA e LA VITA E' UNA COSA MERAVIGLIOSA (da non confondersi col quasi omonimo di Frank Capra!) per capire come è cambiata l'Italia negli ultimi 30nni. Relatore Vittorio Sgarbi!!!

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