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Bone Tomahawk

Regia di S. Craig Zahler vedi scheda film

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La recensione su Bone Tomahawk

di leporello
7 stelle

A metà tra l’horror e lo splatter e usando il western solo come pretesto, questo inquietante “Bone Tomahawk” è di piuttosto difficile catalogazione: immerso in un’atmosfera surreale già dalla prima parte, quella ambientata in una piccola comunità di frontiera nel lontanissimo ovest sperduta e marginale dove poche anime, specie dopo che gli uomini se ne sono andati tutti con le mandrie, muovono blandamente la loro esistenza aggregate intorno ad un unico centro rappresentato da un silenzioso e “sospeso” saloon; in un clima rarefatto (non privo di utili venature ironiche) dove ciò che dovrà accadere si insinua attraverso piccoli eventi striscianti nonché attraverso il presentarsi dei vari personaggi del film, ognuno a suo modo nient’affatto banale, nella seconda parte (dove il variegato quartetto di “cacciatori” si addentra in quella zona sconosciuta e desertica in cui nessuno osava mai mettere piede) il film accentua ulteriormente il senso di estraniamento, fino ad arrivare agli ultimi 30/40 minuti in cui la degenerazione visiva di frecce, scalpi, sangue di mostri e sbudellamenti vari finisce per prevalere con fin troppa veemenza, dando un sapore esageratamente disgustoso alla vicenda e di difficile (se non impossibile) sopportazione per occhi e anime troppo delicati.


Pieno di difetti non solo di sceneggiatura, ma soprattutto nel tentativo di caratterizzare, armonizzandoli in una logica comune, i quattro protagonisti del drappello di coraggiosi, “Bone Tomahawk” è comunque un film interessante pur nelle assurdità che inscena (quelle volute e quelle non volute), capace di catturare l’attenzione senza stancare troppo per oltre le due ore di durata, eccessivo (come già detto) nel finale, dove l’ottima prova del cast (in primis quella di Kurt Russel nella parte dello sceriffo) contribuisce a farne apprezzare gli sforzi positivi di S. Craig Zahler, giovane e forse ancora inesperto alla sua opera prima da regista e già conosciuto come direttore di fotografia (ottima anche qui anche se non firmata dal suddetto).


Decisamente inadatto ai minori di un tot quoziente di sopportazione gastrico/emotiva, ma a suo modo interessante.

 

Anche su MamoNonMamo.blogspot.it

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