Regia di Ferzan Özpetek vedi scheda film
Probabilmente un buon numero di fan sarà uscito dalla visione di Allacciate le cinture (2014) con le ciglia umide, ma io proprio non riesco ad entrare in sintonia con il cinema di Ferzan Ozpetek, tanto che, per quanto mi riguarda, il suo film migliore resta la sua opera d'esordio Il bagno turco - Hamam (1997).
Questo Allacciate le cinture sconta, secondo me, la sua natura ibrida, in quanto inizia come una sorta di commedia generazionale, continua come dramma ospedaliero e si conclude, ancora in chiave di commedia, su una nota surreale. Nel dare questa svolta al suo film, Ozpetek mira in alto, avendo come obiettivo addirittura Kieslowski (La doppia vita di Veronica, la trilogia dei colori), ma cadendo a tonfo fino a toccare abissi da cinema lelouchiano.
I film di Ozpetek che ho visto ripetono costantemente uno schema, comprese le macchiette di contorno, come la figurina più o meno inutile interpretata da Elena Sofia Ricci, continuamente rimbeccata da Carla Signoris, come la coppia dei vecchietti del Muppet Show.
Merito del regista è comunque quello di avere offerto il ruolo di protagonista a Kasia Smutniak, che regge la parte sotto tutti i punti di vista.
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