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Apes Revolution: Il pianeta delle scimmie

Regia di Matt Reeves vedi scheda film

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Gold Scorpio

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Apes Revolution: Il pianeta delle scimmie

di Gold Scorpio
5 stelle

Il film non è male, non posso negarlo: noiosetto, estremamente prevedibile, ma sono arrivato alla fine senza risentire troppo della stanchezza e gli effetti speciali sono davvero notevoli, specie (ovviamente) nella resa delle scimmile.

Il vero problema della pellicola è che si propone come un prodotto ragionato, filosofico, non un ignorante trionfo dell'azione come il concorrente Transformers 4: allo spettatore è richiesta attenzione e partecipazione mentre gli viene narrato come si sviluppa il rapporto conflittuale tra uomini e scimmie, solo che proprio la situazione presentata è piena di buchi logici e contraddizioni. A partire proprio dalla sua premessa: presentato come uno scontro epocale relativo a chi dominerà il pianeta, fin da subito ci si rende conto che in realtà altro non è che la battaglia tra una tribù di scimmie ed un gruppo di sopravvissuti localizzati nell'area di San Francisco. Nel resto del mondo non ci sono altre scimmie intelligenti e ci saranno comunque migliaia se non milioni di umani sopravvissuti: non si vede proprio come i primati possano prevalere e questo toglie fin da subito credibilità a tutta la faccenda dello scontro tra specie diverse.

 

Poi in generale ci sono tante assurdità logiche che più volte mi hanno irritato durante la visione, ma qui si entra in zona SPOILER quindi attenzione.

- Dieci anni dopo la pestilenza, un migliaio di umani sopravvivono in una San Francisco fortificata, del tutto ignari della presenza delle scimmie intelligenti a pochi chilometri da loro. Tra l'altro gli umani possiedono un enorme arsenale di armi, ma lo lasciano quasi del tutto incustodito all'esterno della fortificazione. Non sanno delle scimmie, ma il narratore ci ha detto che ci sono stati scontri tra umani, quindi lasciare le armi fuori dalla città non ha semplicemente senso, che farebbero in caso di attacco?

- Per dieci anni non sono mai usciti dalla loro città nonostante stessero esaurendo le risorse energetiche. La diga che cercano di riattivare e che si trova nel territorio controllato dalle scimmie, è la loro ultima risorsa perché entro pochi giorni esauriranno le riserve. Ripeto: da dieci anni risiedono in zona, ma della diga si preoccupano pochi giorni prima di finire le riserve energetiche. Logico no?

- Se io cammino tranquillo nel bosco, ignaro del fatto che esistano scimmie intelligenti, e mi imbatto in uno scimpanzè che faccio? Di certo non gli punto la pistola intimandogli di non muoversi, nè gli sparo se questo si muove non per aggredirmi. E voi?

In generale tutto il primo approccio tra uomini e scimmie intelligenti ha poco senso. Si comprende la diffidenza delle scimmie, quasi tutte ex ospiti di zoo o ex cavie di laboratorio, ma perché gli umani di fronte a una tale scoperta reagiscano con terrore e razzismo (perché il virus che ha sterminato l'umanità si chiama "virus delle scimmie", anche se è noto a tutti che è stato generato dagli uomini in laboratorio) è davvero incomprensibile. Perché, lo ripeto, sono passati 10 anni e gli umani sono dei sopravvissuti, teoricamente avvezzi alla nuova situazione di emergenza: ma in realtà si comportano tutti in maniera illogica ed emotiva, giustificabile solo se lo sterminio (colpa del virus ma anche degli scontri tra umani) fosse avvenuto da poco.

- Ci sono poi altre sciocchezze tipo le scimmie che pur non avendo mai maneggiato armi sono da subito in grado di sparare con fucili militari, ma sono piccolezze in confronto alla poca coerenza dell'affresco generale...

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