Regia di Neil Burger vedi scheda film
Ci stanno provando in tutte le salse,più che altro con sfondi pseudohorror o fantastici in generale,con una storia d'amore che "non s'ha da fare" tra elementi di diverse fazioni:però il filone delle saghe per teenagers con voglia di romanticismi un pò faciloni,non sembra,dopo la conclusione della serie di "Twilight" voler decollare.Almeno fino all'avvento di "Divergent",che,provenendo da una trilogia libraria firmata da Veronica Roth,è,per ora,il terzo incasso USA del 2014,e sembra essere l'unico serio rivale per "Hunger games".Si parla di una società sostanzialmente pacifica,in cui si è divisi però per attitudini,e la protagonista Beatrice si ritrova,il giorno del test decisivo per capire in quale fascia sociale dovrà proseguire la sua esistenza, a scoprire di essere una "divergente",una che ha un pò di tutte le caratteristiche,in positivo,dei vari schieramenti,e perciò costituisce un potenziale pericolo per l'ordine sociale.Chiaro che ciò comporterà una sua fuga,la sua persecuzione,una storia sentimentale con uno dei suoi istruttori,e via enumerando.Affidato a un regista di non troppa personalità come Neil Burger,"Divergent" è un film di fantascienza come se ne sono visti tanti,ed emana dejà vu a tutto spiano.Le citazioni da altre società futuristiche in cui il falso benessere nasconde violenza latente e una soffocazione di ogni istinto naturale,con le fasce giovanili privilegiate nell'essere sotto esame perpetuo,si sprecano,e molto di ciò che accade sotto gli occhi degli spettatori è abbastanza prevedibile.Tuttavia,non è un lavoro così scadente,anche se non ci si appassiona mai davvero alle peripezie della giovane protagonista.Cast funzionale,ma è da sottolineare l'inusuale miscasting di Kate Winslet,solitamente interprete altamente dotata,che qui,in maniera evidente,dà una prestazione puramente mercantile:notare,prego,la scena in sottofinale in cui svela il suo vero volto di malvagia e cinica.....
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