Regia di Mauro Bolognini vedi scheda film
Vivace commedia degli equivoci, brillantemente interpretata da Peppino de Filippo e Totò nell'insolita parte di genero e suocero, alle prese con la ricerca della casa dove portare a vivere tutta la famiglia per evitare di continuare la convivenza con un nucleo di sfollati istriani. Ricordando in parte "Totò cerca casa", il film affronta neanche tanto velatamente, in parallelo alla vicenda principale della ricerca di un alloggio, la fresca attualità della legge Merlin che portò alla fine delle case chiuse (e che da il titolo al film, con la celebre frase che Totò rivolge ai militari assiepati sotto le finestre dell'ex bordello dove la famiglia è andata ad abitare). Ottimo cameo di Franca Valeri che mostra, ad uno sconcertato De Filippo, la casa con stucchi e quadri che ne tradiscono la vecchia funzione svolta.
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