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Quinto potere

Regia di Sidney Lumet vedi scheda film

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La recensione su Quinto potere

di cheftony
10 stelle

"Signore e signori, vorrei a questo punto annunciare che io sarò costretto ad abbandonare questo programma fra due settimane, perché ho una basso indice. Dato che questa era l'unica cosa che mi dava soddisfazione nella vita, ho deciso di suicidarmi. Mi farò saltare le cervella durante questo programma."
Questo è il discorso con cui Howard Beale, vedovo, anziano e annunciatore del notiziario della rete UBS, introduce la sua trasmissione, una volta saputo che sarebbe stato licenziato nel giro di pochi giorni.

Comincia il putiferio: interviene subito il manager della multinazionale proprietaria della UBS a chiedere spiegazioni nel tentativo di rimuovere Beale dal programma, ma l'indice di ascolto si è impennato grazie al folle annuncio di Howard; da qui la decisione di continuare a dedicargli una rubrica all'interno del network dove questi possa dare sfogo alla sua trance ed attirare un numero di spettatori sempre maggiore, in nome dello share e del dio Denaro.
Schumacher, collega e miglior amico di Howard Beale, si oppone, consapevole che abbia bisogno di cure, ma viene costretto a dimettersi e lasciare il posto ad una giovane e rampante manager, decisa a sfruttare fino all'ultimo il fenomeno. Per di più, Schumacher si innamora proprio di lei, una donna assoggettata dal mondo televisivo ed imprenditoriale ed incapace di relazionarsi, e lascia la moglie.
Nel frattempo, il teatrino diventa sempre più ridicolo e la situazione sfugge di mano ai manager, che vedono Beale incitare gli americani a boicottare la televisione.
"La televisione è un maledetto parco di divertimenti. [...] Vi diremo qualsiasi cazzata vogliate sentire."
Il "pazzo profeta dell'etere" ha causato la fortuna del network e di uomini senza scrupoli, ma necessita di essere fermato in qualche modo, prima che li porti alla rovina economica, unica ossessione dei dirigenti.

Feroce satira di Lumet del mondo televisivo, immorale, ipocrita ed opportunista, capace di sfruttare un poveraccio sull'orlo di una crisi di nervi ed innalzarlo al calibro di anarchico idolo delle masse solo per i soldi, dollari, rubli, yen o franchi che essi siano.
Trama accattivante e crudele e recitazioni eccellenti ed esasperate all'eccesso rendono davvero ottimo questo apologo grottesco contro un mondo feroce. La TV.

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