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Gli stagisti

Regia di Shawn Levy vedi scheda film

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La recensione su Gli stagisti

di scandoniano
6 stelle

Travolti dal periodo di crisi, i quarantenni Bill e Nick rimangono senza lavoro e finiscono alla Google, dove vengono ingaggiati per uno stage grazie proprio al loro profilo professionale “alternativo”. Accettati malvolentieri dai compagni di stage, alla fine troveranno il loro spazio... Da un film del genere ci si attende di ridere, non curandosi troppo di trama e risvolti. Ed il proprio compito “Gli stagisti” lo svolge discretamente, non deludendo i fan che bramavano da circa un decennio l’attesa reunion della coppia Owen Wilson-Vince Vaughn, la cui intesa pare essere ancora immacolata. Per il resto purtroppo però c’è poco da dire: mega spot della Google, scritto e prodotto da Vaughn, con trama esile esile sulla quale si attaccano numerose gag senza grande convinzione. Caratterizzazione, sceneggiatura e soprattutto un finale abbozzato sono le cose peggiori. Una morale scontata ed i luoghi comuni sono ciò che uccidono il 99% dei film leggeri; “Gli stagisti” non fa eccezione, crollando sotto i colpi del manicheismo, dei cliché e della situazione comica stereotipata. Il tema centrale è “un barlume di speranza per i diversi, i non convenzionali, gli esodati”, tema affrontato mettendo difronte due generazioni, entrambe con i propri pregi e difetti: il problema è che il regista (ultraquarantenne) e soprattutto lo sceneggiatore (lo stesso Vaughn, che di anni ne ha 44) non costruiscono bene l’equilibrio tra le parti, instaurando un rapporto manicheo in cui i buoni sembrano soltanto quelli della vecchia generazione. La tesi è avallata dalla presenza di ragazzi insicuri, sociopatici e cellulari-dipendenti, rampanti al limite della stronzaggine, complessati: tutte malattie sociali combattute e “guarite” dai due quarantenni; anche la gara, vinta in rimonta sbaragliando la concorrenza, è un cliché stra-abusato. Film utile a trascorrere un paio d’ore spensierate, ma nel complesso forse ci si attendeva qualcosa di più, quanto meno di più originale.

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