La recensione su Dark Skies - Oscure presenze

una normalissima famiglia medio borghese americana; una grande casa in un quartiere residenziale; un figlio piccolo e un altro più grande in piena crisi ormonale; sembra tutto nella norma a parte qualche piccolo problema. 

al momento il padre di famiglia non lavora; è stato licenziato per riduzione del personale e  fa fatica a trovare una nuova occupazione. 

la moglie è agente immobiliare, ma sono in ristrettezze finanziarie; l'allarme perimetrale interno della casa campeggia come vestigia di un benessere perduto e si pensa di disdire l'abbonamento alla tv via cavo.

insomma una normalissima famiglia con problemi diventati un pò più "normali" da qualche anno, che ossidano la cornice d'argento di questo bel quadretto famigliare.

il pregio principale di questo film è quello di aver tentato un approccio umano alle storie stile "enigmi alieni".

per un'ora si assiste a come la curiosità preoccupata di strani fatti che accadono dentro le mure domestiche o comunque all'interno della proprietà privata, si trasformi in sgomento puro.

dai sorrisini sarcastici e divertiti del poliziotto che in più occasioni è costretto ad intervenire per installazioni di arte moderna con oggetti della cucina comparsi notte tempo, oppure con la sparizione di tutte le foto dalle cornici, si passa a fenomeni shockanti ma scientificamente spiegabili come l'abbattimento sulla casa di tre stormi di uccelli contemporaneamente.

ciò che di questo film mi è più piaciuto, è la capacità da parte del regista e degli sceneggiatori di amalgamare abbastanza bene il coté de-genere con quello socio-politico.

le storie di rapimento alieno oramai fanno parte della nostra cultura; sui canali tematici non fanno nemmeno più così scalpore e audience.

quello che mette a disagio è la disgregazione della famiglia in atto; l'isolamento del nucleo famigliare, ma soprattutto il sospetto che coinvolge di mano in mano i due genitori. 

non importa vedere gli effetti speciali(come non era importante vederli in SIGN di shiamalan, e che aveva poi rovinato il secondo tempo del film)anche se si contestualizzano bene alla storia e la rendono ancora più disturbante nell'evidente impossibilità da parte del vicinato di vederli, e di creare una minacciosissima ombra dubitativa su chi veramente sono le persone che vivono loro accanto.

l'ingombrante e imminente festa del 4 luglio, inchioda letteralmente i quattro membri sociali dentro il loro nido domestico, trasformandolo di fatto in una trappola.

i fuochi d'artificio che la nazione e il quartiere stanno sparando cammuffano un'abbaccinante orgia di luci e di forze invisibili che minacciano quel piccolo nucleo sociale isolato da tutto e da tutti, ma tenacemente rinsaldato dopo aver parlato con un disilluso specialista di "cose aliene" e che ha consigliato loro di lottare con le unghie e coi denti per difendersi in quanto famiglia.

è per questo che il twist fantascientifico finale anche se non originalissimo forse, è un urlo straziante sulla per niente consolante parete delle persone scomparse nella casa dell'ufologo.... che sembianze abbia chi rapisce e fa sparire tutti quei bambini sorridenti è un orrore senza pari ma ben radicato nel tessuto sociale di qualsiasi nazione.