Regia di Mario Balsamo vedi scheda film
Due amici sulla cinquantina, entrambi reduci da lunghe battaglie vinte contro gravi malattie, decidono di chiedere quale sia il segreto dell'immortalità all'unica persona che, a quanto ne sanno, l'abbia mai raggiunta: Sean Connery, l'eterno James Bond. Raggiungerlo non sarà affatto facile, ma ciò che più conta è, naturalmente, la sfida e il suo percorso.
Realizzare un documentario autobiografico, se non si è un personaggio celeberrimo, è fondamentalmente un'impresa in sicura perdita; ancora peggio è realizzarne uno sull'estenuante battaglia contro una malattia che sa di condanna e sull'amore infinito per la vita che segue la vittoria di tale battaglia. Mario Balsamo, regista poco noto al grande pubblico, riesce con questo Noi non siamo James Bond a parlare non solo di sè, ma anche della sua sfida vittoriosa al cancro, affiancando la sua storia a quella dell'amico Guido Gabrielli, sopravvissuto alla leucemia. In un'ora di racconto serrato i due alternano le loro esperienze a una trama semiseria, ma in fin dei conti esistenzialmente profonda: se è vero che James Bond è immortale, dicono Mario e Guido, allora Sean Connery certamente conosce il segreto della vita eterna. Fin dall'inizio è palese che la sfida - rintracciare un attore famosissimo e ritiratosi dalle scene da anni - avrà esito negativo, ma i due continuano a provarci lo stesso, coinvolgendo l'ex bond girl Daniela Bianchi (anch'essa lontana dal cinema da parecchio tempo) e telefonando ripetutamente al management di Connery. Finchè non riusciranno veramente a mettersi in contatto con lui. Se è vero che la vita in sè è una missione impossibile, che insomma l'immortalità è proprio come 007: solo un mito, non è altrettanto scontato che si debba dare per perduta una battaglia per quanto ardua e dolorosa essa sia: il messaggio di questo film è lampante e di una positività tutt'altro che banale, lontana da qualsiasi facile retorica e lo spirito goliardico di Balsamo e Gabrielli, la maniera in cui entrambi amano prendersi in giro, è la chiara esemplificazione dell'atteggiamento morale e psicologico che un essere umano dovrebbe abbracciare affrontando le battaglie più complicate della sua esistenza. Un'ora scarsa di durata; premiato al Festival di Torino. 6/10.
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