Regia di Paolo Sorrentino vedi scheda film
Il protagonista l'ha cercata in maniera distratta per tutta la vita per raccontarla . Confuso dalla grande bellezza della Città eterna che non ha mai celebrato con le sue parole, perchè superfluo oltrettutto . Ma la grande bellezza non sono appunto le vestigia di una stupefacente civiltà millenaria. Lei , la grande bellezza ha il volto sfatto , soffertente e surreale di una suora centenaria che trova la forza - in solitudine - di ascendere gli infiniti gradini di una scala per appagare il dono che ha ricevuto un tempo, un tesoro: una grande bellezza. Monito siano le parole stesse della monaca , di questo spettro che vorresti evitare di sicuro e che appare nella ennesima notte del protagonista , così come lei afferma: " la povertà non si può raccontare , ma bisogna viverla " , così anche la Grande Bellezza non la puoi raccontare ma bisogna viverla ! Non sono le notti con i suoi eterei fantasmi, ne le statue che fanno capolino dalle tenebre della della tua vita a dirti che cosa sia Lei , la Grande Bellezza, ma forse è una scala erta e solitaria che ti aspetta.
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