Regia di Victor Fleming vedi scheda film
Una commedia deliziosa, che riesce a mantenersi in piedi con la sua storia e l'affascinante e sensuale Clara Bow.
Tranello (1926): locandina
Ralph Prescott (Percy Marmont) è un avvocato divorzista che, per motivi di vacanza, decide di trasferirsi assieme ad un amico a Mantrap, una cittadella canadese. Nell'intermezzo, nasce una relazione tra Joe Easter (Ernest Torrence), un boscaiolo e Alverna (Clara Bow), una manicurista. Lei è una ragazza intraprendente e infatti, dopo un bel po' di tempo dal loro matrimonio, Alverna decide di cominciare a flirtare o "civettare" con Ralph, il quale conosce casualmente Joe. Dopo tanto tempo passato insieme, Joe comincerà a prendere seriamente le parole di Alverna, dandole qualche speranza.
"Tranello" non è sicuramente un film all'altezza di capolavori come "The Plastic Age", "Wings" o "Cosetta", ma mi ha fatto sbellicare dal ridere. È un filmetto, uno dei primi del grande regista Victor Fleming quale, ricordo aver diretto cult come "Via Col Vento" e "Il Mago Di Oz" (questo era il periodo in cui dirigeva film muti). Secondo me qui il ruolo da flapper della Bow, se non fosse stato per qualche frase sul finale, è più rappresentativo che mai: il civettare era una caratteristica principale nel mondo delle flapper ma, nonostante ciò, personaggi come Joe sanno che, in fondo, Alverna lo fa per il suo bene; difatti il finale è un po' tirato per aria. Devo comunque riconoscere che questo film ha avuto una rappresentazione estetica delle location: i fiumi, le foreste e molto altro danno la visione caratteristica di una vecchia Canada.
Filmetto onesto e che non va oltre.
7½.
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