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Bloodline

Regia di Edo Tagliavini vedi scheda film

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La recensione su Bloodline

di maghella
6 stelle

Film italiano a basso costo ma divertente. Difficile trovare un buon horror italiano oggi, personalmente non amo particolarmente nemmeno Zampaglione che è tanto lodato e distribuito nelle sale con generosità (e questo la dice tutta sulla condizione cinematografica che viviamo). Questo film di Edo Tagliavini ha tutti i limiti di un film fatto con pochi mezzi, ma dalla sua ha il pregio di una buona dose di creatività e professionalità che non è poco.

Pare quasi un film di un Lucio Fulci d'annata: rabberciato, con molte lacune nel racconto ma recitato bene e con un buon utilizzo della macchina da presa. Tagliavini sa fare il regista, con i pochi mezzi che ha si intende, e lo fa divertendosi. La trama del film si presta a molti spunti ironici e comici (si ambienta in un set di un film pornografico) proprio come accadeva nei film di genere italiani di serie B.

Il film apre con una scena che in teoria dovrebbe poi influenzare tutto il film: due sorelline (Giulia e Sandra) giocano in un bosco, una delle due (Giulia) viene uccisa da un maniaco mascherato da capo a piedi, la bambina sopravvissuta (Sandra) da grande diventa una giornalista,  insieme al suo collega Marco dovrà girare un servizio sul backstage di un  film pornografico il cui il set si trova proprio (pensa te) nelle vicinanze del luogo dove è stato commesso l'omicidio della sorellina di Sandra.

Il pazzo omicida mascherato veniva chiamato «il chirurgo», morto suicida da anni,  pare uccidesse giovani vittime per procurarsi organi vitali da conservare in caso servissero (non si sa mai?!).

Il cast è composto da un regista che si chiama Klaus Kinki, da 2 pornodivi molto famosi, da una coppia di scambisti alla loro prima esperienza cinematografica, da un aiuto regista tutto fare gay e da un corpulento barbuto signore che non ho ben capito che facesse ma che viene ucciso quasi subito...

Dopo solo un giorno Sandra comincia a vedere il fantasma della sorellina morta, iniziano i primi ammazzamenti da parte del «chirurgo» di nuovo in vita, i morti ammazzati si zombizzano e a loro volta uccidono... insomma una gran bagarre dove si mescolano più generi: fantasmi, zombie, serial killer e pazzi furiosi. Il finale cerca di trovare un filo conduttore unico, che possa spiegare la gran confusione creatasi, ma non ci riesce lasciando moltissime lacune.

Con tutti i limiti che ha questo film (sicuramente uno su tutti la storia, che fa acqua da tutte le parti) mi sento di dare una sufficienza piena ad un prodotto più che dignitoso per più motivi:

La bravura degli attori, uno su tutti Marco Benevento che interpreta il collega e amico di Sandra. Bravo, credibile, riesce ad interpretare con disinvoltura un personaggio co-protagonista che deve risultare simpatico, ironico, con il quale ci si immedesima benissimo... Avevo già notato questo attore in un paio di corti di horror e mi era piaciuto, qui ho avuto la conferma, gli auguro di avere fortuna. Brava anche la protagonista Francesca Faiella e tutti gli attori di contorno che sanno essere professionali anche in scene al limite del ridicolo, siamo ad un gradino superiore di molte produzioni televisive dove recitano cani e porci, in questo film ci sono attori più che dignitosi.

Buoni gli effetti speciali, con i quali in questi film ci si diverte molto, curati da Sergio Stivaletti (tanto per far capire l'alto livello di professionalità presenti in questo film).

Infine buona la regia, un buon «mestierante» questo Tagliavini che riesce con poco a rendere tantissimo. Un ritorno ad un modo di fare cinema del passato? forse, sicuramente Tagliavini deve averne visto tanto. Negli anni passati certi generi di film sarebbero passati nelle ore notturne per le televisioni private, oggi ci sono i dvd, c'è la rete e il passaparola... io consiglio questo film a chi vuole passare una serata tra amici, facendosi due risate, con leggerezza.

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