Regia di Jack Sholder vedi scheda film
I realizzatori stessi lo ammettono: il successo inaspettato del primo "Nightmare" ha colto di sorpresa la New Line che ha deciso di girare un sequel in fretta e in furio, senza curarsi molto degli aspetti qualitativi dell'opera.
E quindi la sceneggiatura non sta in piedi e tradisce apertamente le "regole" stabilite da Craven nel primo episodio (Krueger può comparire solo nei sogni; qui si materializza ad un party tra adolescenti e fa impazzire gli oggetti di uso domestico di una famigliola).
Tensione al minimo, poco sangue. Il film è ricordato dai fan soltanto per le bizzarre (e involontarie?) allusioni gay (il protagonista effeminato che va a bere in un bar simil fetish; Krueger che lo vuole "possedere") e per la bella sequenza d'apertura.
Troppo poco però per salvare il film dalla (giusta) classificazione di "peggior episodio della serie".
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