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Com'è bello far l'amore

Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film

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Carlo Ceruti

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La recensione su Com'è bello far l'amore

di Carlo Ceruti
4 stelle

Signore e signori, la commedia all'italiana odierna è servita. Non voglio passare come uno di quelli che dice che il cinema bello è solo quello del passato e disprezza tutto ciò che è odierno, ma difficilmente qualche appassionato di cinema dirà il contrario. La storia è zero assoluto, ma se almeno le gag fossero divertenti lo spettacolo potrebbe risultare godibile, ma purtroppo non si ride mai, si sorride al massimo due o tre volte e perciò la stupidità di fondo non è riscattata. Il regista è Fausto Brizzi, che si è fatto le ossa con "Notte prima degli esami" e difatti qui tenta di fondere film per giovani e comicità, cercando di attirare più pubblico possibile, ma con risultati desolanti. Il protagonista è De Luigi, che in tv fa anche ridere ma non mi sembra proprio in grado di reggere un intero film tutto sulle sue spalle, specialmente se la storia è scialba ed incredibilmente prevedibile. Passiamo poi ai personaggi, la commedia all'italiana classica derideva i vizi degli italiani cercando di far scattare un meccanismo d'identificazione tra il protagonista della pellicola e lo spettatore, ma a me questi "tizi" del film in questione mi sembrano un po' fuori dal mondo. In "Com'è bello far l'amore" hanno tutti una casa magnifica, una cameriera straniera, una macchina incredibile, un lavoro che rende, una villa al mare ed aprono locali nonostante l'infame recessione economica, e con la crisi che c'è oggi mi sembra un po' una presa per i fondelli (come minimo). In più la pellicola si conclude con un finale zucchero e miele, senza un minimo di cinismo o addirittura di realismo, indegno persino delle commedie con Eddie Murphy. Forse l'italiano medio non vuole più guardarsi allo specchio? Forse la sua unica aspirazione è quella di diventare un borghese arricchito ed incafonito come i personaggi che vede al cinema o in tv? Se è così è diventato piuttosto superficiale direi e non si può dare la colpa solo a Brizzi e co. di questo mutamento nel modo di pensare, perché Brizzi e co. non hanno fatto altro che adeguarsi. Aldilà dei soliti paragoni col passato, una cosa è evidente, oggi le vecchie commedie all'italiane ci mancano (checché ne dica Moretti). Perché mentre in quei film lo spettatore notava il marcio che vi era nella società attraverso l'umoristica rappresentazione del regista, oggi è il film stesso che è frutto di una società marcia e Brizzi ne è la più grande riprova. Ben venga Verdone. Tabellino dei punteggi di Film Tv humor:2 ritmo:2 erotismo:1

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