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Cut

Regia di Amir Naderi vedi scheda film

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La recensione su Cut

di mmciak
8 stelle

"Cut" diretto nel 2011 da Amir Naderi,
devo dire che mi è piaciuto.

La storia si svolge a Tokyo e racconta
Shuji,giovane professore di cinema e regista
di film indipendenti è anche un
vero appassionato di Cinema,
contro quel Cinema fatto per
soldi e poco libero e lo va a urlare
in mezzo alla città.

Lui ha realizzato i suoi tre
Film grazie ai prestiti concessi
dal fratello scomparso.

Però un giorno durante la proiezione nel suo Cineforum
arrivano degli Yakuza,e lo convocano a parlare con
il Vice del Boss che gli dice che suo fratello gli
ha lasciato un grosso debito che deve pagare,
e gli danno due settimane di tempo.

Allora non sapendo come fare a
estinguerlo scopre da altri boss
come guadagnare e sarebbe di
fare il "sacco da boxe",
e allora si ritrova presto a dover
cercare di sopravvivere ai pugni
sferrati da teppisti ubriachi,che trovano soddisfazione
solo nella più cieca e immotivata violenza.

Il Film prodotto dalla Tokyo Story rappresenta
il 15° Lungometraggio di Amir Naderi che
con questo suo lavoro crea un Atto d'amore
per il Cinema e di quello che pensa su questo
argomento,dove questo non è trattato come
Arte ma come merce per guadagnare soldi,
e sceglie di miscelare il filone con lo "Yakuza Movie"
con quello Autoriale e gli riesce alla grande,
anche con una certa violenza.

Comunque il regista ci fa respirare aria cinefila,
perché ogni volta che prende le botte il protagonista
si rifugia davanti allo schermo steso a vedere capolavori
come:"La strada" e "Moquette" per poi mentre
le prende si ricorda i Film che proietta e gli spettatori
che hanno assistito alla proiezione.

Poi nonostante questo lui continua a far vedere
agli spettatori del Cineforum i Capolavori che
sceglie di proiettare anche in condizioni pietose,
e lo realizza senza una colonna sonora ma con
rumori d'ambiente che ci accompagnano per
tutto il complesso scegliendo un linguaggio narrativo
all'inizio lento per poi esplodere nel finale con una
celebrazione del Cinema memorabile e dove
continua dire:"Il cinema non è una puttana,il cinema è arte!".

Infatti intorno al complesso si vedono molti
Film e trasmette la rabbia per il motivo
che il Cinema non è più come una volta
e le multisale sono un danno e questo
messaggio arriva molto.

Poi il protagonista a un certo punto viene aiutato
dal padre e figlia che gestiscono il Bar dove si
riuniscono gli Yakuza a trovare gli ingaggi per
farsi picchiare,e che lui ha scelto di fare
lì i soldi a suon di botte e dove è un ottimo
incassatore,e decide di fare questo nel bagno
del locale dove hanno ammazzato il fratello,
ed è interpretato dall'immenso Hidetoshi Nishijima.

Da segnalare la buona direzione del Cast
dove figurano anche:

Takako Tokiwa,Takashi Sasano, Shun Sugata,
Sei Ashina, Denden, Takuji Suzuki, Ikuji Nakamura,
Satoshi Nikaido e  Jun'ichi Hayakawa.

Invece nel reparto tecnico segnalerei l'intero
staff per la bela Fotografia e le cupe scenografie
molto efficaci che danno potenza a tutto il complesso.

In conclusione un buon Film,
dov'è interessante il modo che
il regista fa una miscela tra
lo "Yakuza Movie" e quello d'Autore
in maniera sublime e trasmette
il suo amore totale verso un Cinema
che non si fa più e che sta morendo
per colpa di gente che pensa solo ai soldi
e non è libero com'è nato e dovrebbe,
portandoti tra il Cinefilo e la violenza
inaudita,ma anche in un finale memorabile
e ottimista.

Il mio voto: 8.

   

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