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Twixt

Regia di Francis Ford Coppola vedi scheda film

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La recensione su Twixt

di Utente rimosso (cinerubik)
6 stelle

Ultima fatica da regista e sceneggiatore (almeno fino ad ora) per Francis Ford Coppola, Twixt è noto agli appassionati soprattutto per essere assai difficile da reperire nella versione italiana. Prodotto dalla gloriosa AMERICAN ZOETROPE (fondata dallo stesso Coppola e Lucas), è stato distribuito da noi soltanto a noleggio (almeno così promettevano i pieghevoli e le varie riviste di home video) tuttavia reperirne una copia doppiata in italiano è ritenuta un'impresa degna di essere brindata con il Montenegro. Disponibile fino all'inverosimile (nella versione originale non sottotitolata) su Ebay, decido di acquistare il DVD e gustarmelo da buon amante del genere gothic-horror nonché estimatore di filmografia vampirica.

 

Il film racconta di Hall Baltimore (un VAL KILMER malinconicamente "lievitato" di ganascia), uno scrittore di romanzi horror che sta attraversando la California per promuovere il suo ultimo libro (ma anche -s'intuisce- per tenersi il più possibile alla larga da una moglie "aguzzina"). Di passaggio per Swann Valley, una piccola cittadina dove (enuncia una tetra voce narrante) si trovano "coloro che vogliono essere lasciati soli", viene avvicinato dallo sceriffo Bobby LaGrange (BRUCE DERN), appassionato lettore delle sue opere e convinto di potergli ispirare un nuovo romanzo con la storia (con reali presupposti) di un serial killer locale. Hall, disperatamente in cerca di nuove idee e pungolato dalla consorte tramite minacce via Skype, decide di indagare sul mistero che aleggia sulla cittadina.

 

Il film è per gran parte una ghost-story dai dialoghi garbati e godibili, con duetti onirici improbabili ma geniali, che raggiunge nel finale il suo vero picco horror. Nonostante il cielo terso, la piccola cittadina inquieta per mezzo di piccoli espedienti narrativi e sagaci strategie (non nuove nel genere) come altalene vuote mosse dal vento o il risaltare la presenza di un campanile con sette quadranti puntati su orari diversi, che causano un pressoché continuo suono di campane.

 

Quando Hall prende sonno sembra proiettato in una dimensione parallela e sogna episodi sovrapposti estrappolati da diverse linee temporali, rivivendo fatti del passato, compreso il soggiorno di Edgar Allan Poe nel vecchio albergo Chickering Hotel (ormai in disuso), verso la metà del diciannovesimo secolo e soprattutto l'illuminante incontro con Virginia (ELLE FANNING), soprannominata "vampira" per via dell'apparecchio per i denti, che invoca aiuto per un orribile delitto avvenuto nel 1955.

 

Val Kilmer è bravo nella sua goffaggine in un ruolo ben calzante. Ottimo anche Bruce Dern, con la sua naturale ironia e carica che si addice a uno sceriffo. Da applausi Ben Chaplin nei panni di un filosofico e tenebroso Edgar Allan Poe. Bravina anche la Fanning che ha potenzialità ben maggiori di questi "ritagli" (ma si era nel 2011).

 

Coppola si sveste nuovamente dal "suo" cinema e riesce a cavalcare un ridottissimo budget per tornare alle atmosfere vampiresche del Dracula di Bram Stoker senza eccedere con l'atmosfera "creepy" durante le ore del giorno ma dando un tocco artistico ai flashback (un bianco e nero nel quale diverse tonalità di bianco caratterizzano i personaggi a seconda dell'epoca e colori caldi solo in qualche dettaglio -limoni gialli, una fiamma, una lanterna-) durante il sogno.

 

Niente di trascendentale in fondo questo Twixt (anche se la conversazione tra Hall e Poe che si versano un bicchiere è alta scuola comunicativa) ma il segno di qualcosa di diverso nel già visto è possibile e  che l'horror in fondo non è solo un'impennata di volume o una scena forte ma anche un insieme di eventi che emergono grazie a ottimi dialoghi.

 

Twixt è un film di eventi e non solo d'atmosfera che nonostante una fotografia (nelle scene diurne) da film per la Tv, si mostra più che degno del mercato attuale, facendo apparire (se non criminale) perlomeno incomprensibile la mancata distribuzione nelle sale italiane.  

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