Regia di Alessandro Genovesi vedi scheda film
Film di esordio di Alessandro Genovesi, che trae ispirazione da una sitcom britannica dal titolo omonimo. L’atmosfera è “deliziosamente” grottesca e la trama, in questo caso, attinge un po’ da “Ti presento i miei”, girando intorno alle disavventure di una coppia in procinto di sposarsi.
In una sola settimana, il protagonista, Paolo, ne combina di tutti i colori alla famiglia della sua futura moglie, ma involontariamente. E nonostante tutto, lei, Margherita, continua ad amarlo e lo sposa.
La sceneggiatura è molto schematica, quasi cronologica, ma ben scritta e densa di momenti esilaranti - da vera e propria commedia nera - sino a un lieto fine, per una volta, privo di “effetti collaterali” o disgrazie.
Ci sono alcuni stereotipi e luoghi comuni, però vengono ricalcati bene.
Gustosa la goffaggine di Paolo, un uomo fondamentalmente buono e affettuoso, ma che diventa un pericolo pubblico non appena si distrae.
Il suo personaggio tragicomico è irresistibile, interpretato perfettamente da Fabio De Luigi, sempre a suo agio in ruoli di questo tipo. Mentre Cristiana Capotondi è un’ottima co-protagonista.
Si dividono la scena con siparietti comici simpatici e dialoghi pepati, sviluppando una gradevole alchimia sul set.
Spassosi anche tutti gli altri personaggi di contorno.
Viene trovato spazio anche per le doti canore di Arisa, con un numero musicale molto piacevole.
Buona la messa in scena, ritmo costante e scene memorabili, da antologia comica.
Un discreto piccolo cult, a mio avviso sottovalutato.
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