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L'arte di vincere. Moneyball

Regia di Bennett Miller vedi scheda film

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La recensione su L'arte di vincere. Moneyball

di alfatocoferolo
7 stelle

Tratto da una storia vera, la vittoria della razionalità sul romanticismo. Il protagonista dirà che non si può non trovare romanticismo nel baseball, eppure saranno i numeri e le statistiche a segnarne il ruolo nella storia di questo sport.

Conoscete la sabermetrica? Bill James, appassionato di statistiche, mentre faceva il guardiano in una fabbrica di carne di maiale e scatole di fagioli (nel film questo incarico lo ricoprirà Peter Brand), inventò di sana pianta una branca della matematica coniando questo neologismo, che deriva dall’acronimo SABR, che sta per Society for American Baseball Research, un’organizzazione istituita per promuovere la ricerca su ogni possibile aspetto di questo sport. Prima di Bill James non esisteva la sabermetrica e, soprattutto, non c'era nessun affidamento sulle statistiche sportive, il baseball andava visto in maniera romantica, come un atto di creatività, talento e ingegno. Dopo James le cose cambiarono anche perché capì che le statistiche erano sballate, si basavano su elementi fuorvianti.

Per spiegarvelo meglio, citerò le parole di Simon Singh nel suo bel La formula segreta dei Simpson: «Per comprendere i dubbi di James, immaginate che un battitore colpisca la pallina facendola volare verso una zona del campo che è lontana da tutti e tre gli esterni. Un esterno molto veloce fa uno scatto di cinquanta metri, raggiunge la pallina giusto in tempo ma sbaglia la presa. La sua giocata è indicata nelle statistiche come un errore. In una fase successiva della partita un esterno più lento si trova ad affrontare la stessa situazione, ma non è in grado di correre nemmeno per metà della distanza che lo divide dal punto in cui atterra la pallina e non ha alcuna speranza anche solo di tentare una presa al volo. Il problema è che la sua mancata giocata non è segnata come un errore nelle statistiche, perché l’esterno non ha mancato la presa né ha fatto cadere la pallina. Basandovi su queste informazioni, quale dei due giocatori preferireste avere nella vostra squadra? La risposta è scontata: il giocatore più veloce, perché alla prossima occasione potrebbe effettuare una presa al volo, mentre il giocatore più lento non avrà mai la possibilità di fare qualcosa di utile in quella situazione. Tuttavia, stando ai dati statistici, il giocatore più veloce ha commesso un errore e quello più lento no.»

 

Sulla base di questi e altri dubbi, James codificò un sistema di equazioni dal forte carattere predittivo, andò a pescare in un bacino inesplorato di giocatori dalle forti potenzialità ma assenti dalle query consultate dai manager sportivi e dagli scout. Ovviamente le sue previsioni non avevano carattere assoluto ma gli errori tendevano a compensarsi, il risultato fu comunque sotto gli occhi di tutti quando gli Oakland Athletics finirono secondi nella American League West con un budget ridicolo.

 

La pellicola è una buona trasposizione di questi eventi con un Brad Pitt efficace, un Jonah Hill adatto al ruolo e il prezioso, per quanto poco incisivo, apporto del grande Philip Seymour Hoffman. La tensione psicologica è sempre viva, le due ore scorrono una meraviglia. Un buon film, sicuramente consigliato.

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