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Le regole della truffa

Regia di Rob Minkoff vedi scheda film

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La recensione su Le regole della truffa

di miss brown
4 stelle

Per cominciare: il titolo contiene la parola "truffa" ma non c'entra niente, si tratta di una, anzi due rapine e tutto si svolge rigorosamente all'interno di una banca, uffici, caveau ecc - inutile riprendere la polemica sui titoli deliranti dati dai distributori italiani, sarebbe tempo perso.
Per quanto riguarda il film, vediamo: Ashley Judd, buona attrice dalla carriera variegata, ultimamente in discesa; purtroppo deve aver conosciuto il chirurgo plastico di Gabrielle Anwar e Christine Lathi, e non le ha certo giovato. Mekhi Phifer cominciò la sua carriera alla grande a vent'anni con CLOCKERS di Spike Lee, fra le 135 puntate da Dr.Pratt in E.R. e ultimamente LIE TO ME e THORCHWOOD solo parti secondarie in film di scarso valore. Patrick Dempsey, dopo un quindicennio di onesta carriera di attore tv e nelle cosiddette college-comedies, è precipitato in un gorgo, è diventato di colpo un sex symbol prima con GRACE ANATOMY e poi in una serie di pellicole "per signore" un tanto al pezzo. Jeffrey Tambor ha alle spalle una carriera quarantennale di caratterista con partecipazione a quasi 200 titoli, da KOJAK a I PINGUINI DI MISTER POPPER. E via così con il resto del cast, tutti onesti professionisti, che danno davvero il meglio per tutto il film.
Però c'è davvero qualcosa che non va: un'idea eccellente per una slapstick nelle mani di Blake Edwards o di un'accoppiata Jack Black/Kevin Smith, o perché no, un ritorno al comico di Quentin Tarantino (visto che i cadaveri si sprecano) - ma nelle poco sapienti mani di Rob Minkoff non quaglia. Dopo una lunga esperienza nel mondo dei cartoni animati, da disegnatore di TARON E LA PENTOLA MAGICA e LA SIRENETTA alla trionfale regia di IL RE LEONE fino ai due STUART LITTLE, non ha fatto gran ché con gli attori in carne ed ossa e purtroppo si vede. Benché scritto dagli sceneggiatori dei due UNA NOTTE DA LEONI poche le battute divertenti, caratteristi sprecati e un finale inverosimile e posticcio. Insomma, un'occasione sprecata.   

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