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L'industriale

Regia di Giuliano Montaldo vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su L'industriale

di zombi
8 stelle

tragedia di un uomo retto stritolato dai meccanismi contorti e osceni di un sistema bancario e legislativo che lo trasforma in un criminale per gelosia. stratificato film di montaldo in perfetta forma registica. un complotto virale nei confronti di un piccolo industriale per poter però continuare a far blaterare i nostri "onorevoli politici" in ti-vì sul crollo del nostro prodotto interno lordo e sulla morte di tante piccole e medie imprese. dice bene l'operaio più anziano, quello che aveva iniziato col padre di nicola, l'industriale del titolo, quando dice "il mondo ci sta crollando addosso!... noi non possiamo farci più niente!..." e non è un modo di dire giusto per dire. è la constatazione di un fatto di un sistema che ha deciso così. infatti molto bella la scena in cui nicola recatosi alla vecchia fabbrica ormai dismessa e fatiscente, ne tocca il nome sul muro e lo regge perchè si sta sgretolando. però nicola sta entrando in un giro mentale ben più pericoloso. inesorabilmente tutti i problemi lavorativi che lo affliggono, si stanno spostando anche sulla vita privata. si convince sempre di più che la bella moglie laura lo tradisca. e non c'è nulla, tanto meno laura, che lo possa convincere del contrario. anche le contrattazioni con un gruppo tedesco che intervenga in quota societaria sembrano sempre più difficili, lontane ed ectoplasmatiche. le belle e potenti musiche di andrea morricone e la fotografia livida mortuaria di arnaldo catinari contribuiscono a comporre una sonata funebre di un uomo, di una società, di un'italia che vorremmo alla fine vincente in una battaglia(almeno), ma che sarà sempre più compromessa coi meccanismi del sistema itali(co)ano, europeo, mondiale e rendersi colpevole di un delitto. il castigo starà a noi decidere se commissionarcelo oppure no. ma la scena finale bellissima e lancinante, ci dice che anche questa volta non sapremo decidere. interpretazione monstre di pier francesco favino sempre più vicino ad un'idea e ad un ricordo dei nostri grandi attori del passato. bravo, fin troppo, andrebbero cesellate alcune mosse del capo (si lo so sto a cercare il pelo nell'uovo, ma ragazzi qui favino è veramente nell'interpretazione della vita.... per ora)e coadiuvato da un gruppo di interpreti e di spalle mica male come carolina"la cagna maledetta"crescentini, mauro pirovano, andrea tidona, ma soprattutto quella stronza galattica della elisabetta piccolomini che è dir poco stre-pi-to-sa! 

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