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Libera uscita

Regia di Peter Farrelly vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Libera uscita

di hallorann
4 stelle

I fratelli Farrelly sono espressione di una delle tante anime sfaccettate dell’America, puritana e puttana. Figli di PORKI’S e padri di AMERICAN PIE et similia, con il loro cinema irriverente e politicamente scorretto si sono creati una nicchia sicura nel genere della commedia. LIBERA USCITA è l’ultimo capitolo del percorso satirico demenzial-scurrile intrapreso con il successo TUTTI PAZZI PER MARY. Rick e Fred sono due amici sposati con prole divisi tra doveri familiari e desideri di scappatelle. A dire il vero sbavano come due adolescenti in piena tempesta ormonale creando imbarazzo nelle consorti. Da qui la decisione di concedere ad entrambi una libera uscita di una settimana in cui potranno dare sfogo ai loro istinti sessuali repressi dalle routine matrimoniali. In compagnia di alcuni amici oppure in coppia trascorreranno una settimana tutt’altro che infoiata e trasgressiva. Le occasioni non mancheranno ma…I Farrelly attraverso i due simpatici protagonisti compiono la missione di salvare l’onore della famiglia e del puritanesimo a stelle e strisce. Rick e Fred sono come due ragazzini pasticcioni, arrapati e inconcludenti che alla fin fine sono nostalgici del focolare domestico e fedeli alle mogliettine, ma loro non altrettanto. LIBERA USCITA è una di quelle commedie da vedere il sabato sera con amici in libera uscita da mogli, fidanzate o famiglie. Tra una portata e l’altra si ride con piacere alle gag, tra un bicchiere e l’altro si dà volentieri uno sguardo alle grazie della bona di turno e ci si sganascia alla vista di nudi maschili frontali e rettali, alle esplosioni intestinali femminili o alla libera uscita immaginata dall’amico spilungone. Digerita la cena, passata la sbornia ciò che rimane è la prova di Owen Wilson (in ascesa) e la banalità con cui gli americani salvano capra e cavoli. Meno ipocrita comunque dell’inutile seguito di UNA NOTTE DA LEONI 2, fotocopia sbiadita del primo dove nel finale affidato alle istantanee di una fotocamera non si ha il coraggio di dare movimento e azione alle performance estreme dei protagonisti. Le eterne contraddizioni della terra di zio Sam.

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