Regia di Simon Curtis vedi scheda film
Sono andato a vedere questo film con più di una perplessità, rassegnato ad una prevedibile "pellicola per signore". E invece si tratta di un film molto ben riuscito, e non tanto per una regìa peraltro impersonale e poco incisiva, quanto per la scelta di un cast formidabile, dove anche i caratteristi sfoggiano doti notevoli. Diciamo la verità: la messa in scena è piuttosto ordinaria e, esattamente come chiunque può aspettarsi, il film pone al centro la fragilità di questa donna che non riuscì mai a reggere il peso di essere icona suprema, combattuta tra le esigenze dello show business e un intimo bisogno di normalità e di affetto. E in più ci si mette anche una confezione patinata, accompagnata ad uno stile da sceneggiato tv. Eppure, si tratta decisamente di un film che si segue con piacere. Come accennavo, a fare la differenza è la scelta degli attori i quali, dal primo all'ultimo, si adattano ad un impianto di base assolutamente classico, mettendo dunque in scena un'operazione di stampo tradizionale ma che dà modo agli attori di esprimersi al meglio. A partire da un'incredibile Michelle Williams che riesce ad operare su sè stessa un lavoro di attrice davvero superlativo, calandosi nel ruolo in modo impressionante, fornendo carne e sangue, sguardo e viscere, alla rappresentazione di Marilyn; i tic, le posture, le movenze...tutto appartiene a Marilyn, e Michelle Williams non esiste più. Eppure, anche se pochi saranno d'accordo, io ho preferito l'altra immensa performance, quella di Kenneth Branagh, che interpreta sontuosamente il mito Laurence Olivier, qui colto durante le estenuanti riprese de "Il principe e la ballerina". Osservarlo istrioneggiare senza ritegno è puro piacere cinefilo.
Voto: 8
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