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Femmine contro maschi

Regia di Fausto Brizzi vedi scheda film

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La recensione su Femmine contro maschi

di Furetto60
4 stelle

Commedia "sequel" o forse "spin off" di "Maschi contro femmine", non è all'altezza del precedente prodotto cinematografico

Spin off del primo “maschi contro femmine” infatti qui si ritrovano tutti i personaggi di “Maschi contro femmine”, insieme ad alcune new entry, che nel precedente erano personaggi di contorno. Si sviluppano tre storie dedicate al tema generale della ricerca dell'uomo ideale. Anna, alias Luciana Littizzetto, è un’androloga piemontese, colta, ama la musica lirica e la letteratura francese. Piero, Solfrizzi, suo marito, è un calabrese, frivolo, grossolano, che adora il calcio e trascorre il suo tempo con gli amici e con un’altra donna. Un provvidenziale incidente provoca una strana amnesia a Piero, Anna ne approfitta per “formattarlo", cercando di trasformarlo nell'uomo per lei ideale, un fedele e passivo attendente, il finale oltre che melenso, è decisamente ridicolo. e improbabile. Nella seconda storia,la più brillante, il bidello Rocco e l'impiegato Michele, Ficarra e Piccone, suonano in una cover band dei Beatles osteggiati da Valeria e Diana che cercano da anni di cambiare i loro uomini, uniti dalla passione per i Beatles e per le false promesse, ma ora sono arrivate all’esasperazione, ma il finale è stavolta più divertente. Nella terza storia, il chirurgo plastico Marcello, alias Claudio Bisio e Paola, Nancy Brilli, sono una coppia divorziata da anni, ma simulano di stare ancora felicemente insieme, per non dare dolore alla mamma, ma quando la vanno a trovare, l’immarcescibile Wilma De Angelis, anziana e malata di cuore, comunica di avere solo pochi giorni di vita, che chiede di poter passare con la sua famiglia, a casa loro. Quanto detto sul conto del primo film di Brizzi, purtroppo non si può ripetere per questa storiellina ad episodi, che veramente ha una trama esilissima e una sceneggiatura evanescente, non bastano stavolta le performance degli artisti coinvolti in questa mal riuscita commedia ,a risollevarla dalla mediocrità . Peccato Brizzi perde un’occasione preziosa.

 

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