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20 sigarette

Regia di Aureliano Amadei vedi scheda film

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La recensione su 20 sigarette

di supadany
6 stelle

VOTO : 6+.
“20 sigarette” è un film altamente imperfetto, ma fatto con buon cuore e, mi pare, anche parecchia sincerità, forse troppa per poter pensare che l’operazione potesse scavallare dei limiti che poi guardandolo risultano essere piuttosto evidenti.

Ma se ci sono occasioni per chiudere un’occhio, bene allora possiamo dire che siamo in presenza di una di queste, anche se parlarne troppo bene, almeno per chi scrive, rimane un po’ eccessivo.

Aureliano (Vinicio Marchioni) è un ragazzo come tanti, precario nel lavoro così come negli affetti, vedasi il fatto che ha una ragazza lontana e un’amica intima e vicina, Claudia (Carolina Crescentini).

Un giorno gli viene offerta l’occasione di lavorare come aiuto regista ad un film sui militari italiani stanziati in Iraq e così parte per raggiungere chi l’ha voluto con se, ovvero il regista Stefano Rolla (Giorgio Colangeli).

Purtroppo arriverà sul posto nel momento meno indicato, visto che assisterà in prima persona al tremendo attentato alla caserma dei carabinieri a Nassirya del novembre 2003.

La vita per molte persone, Aureliano in primis, non sarà più la stessa.

Lavoro che odora intensamente di amatorialità, ma il risultato non  mi pare nemmeno così malvagio.

Certo non mancano ingenuità, ma altrettanto mi pare nemmeno la voglia di raccontare una storia importante e tumultuosa, una di quelle che lasciano ferite fisiche e morali difficili da rimarginare (come ci ricorda una scena sul finale quando il protagonista tiene tra le sue braccia la sua figlioletta), con toni forse non sempre appropriati, ma testimonianza che dietro a questa opera prima c’era una sentita urgenza.

Insomma forse è vero che un maggior rigore non avrebbe guastato, ma personalmente l’approccio generale, inizialmente molto disimpegnato, l’ho trovato sincero (semmai potrei obiettare che le poche volte che si propone una sorta di riflessione generale poi questa venga precocemente abbandonata), mentre la seconda parte, quella che segue l’attentato, è più ordinaria, con qualche momento di un certo impatto, ma non in grado di incidere in maniera decisa.

Così ci troviamo di fronte ad un lavoro onestissimo che si prende la briga di raccontare una storia importante senza probabilmente avere tutte le carte in regola per farlo al meglio, ma d’altro canto rimane un film anomalo, giovane, altalenante, ma anche senza paura.

Imperfetto, ma non da scartare.  

Su Aureliano Amadei

VOTO : 6+.
Tante pecche, ma anche tanta voglia di mettersi in gioco.
Regia assolutamente rivedibile (i difetti si sprecano), ma anche stimolante per come "aggredisce" molte sequenze.

Su Vinicio Marchioni

VOTO : 6,5.
Spigliato e intraprendente, ogni tanto esagera probabilmente (ma il personaggio pare voler essere descritto proprio in questo modo), ma mette in bella mostra parecchia voglia di fare.

Su Carolina Crescentini

VOTO : 6.
Ruolo che non dice molto (e nemmeno aggiunge qualcosa di importante alla storia), lei comunque si comporta benino.

Su Giorgio Colangeli

VOTO : 6++.
Si muove in assoluta scioltezza, qualche scena in più con lui, e quindi il suo personaggio, non avrebbe certo guastato.

Su Alberto Basaluzzo

VOTO : 6.
Sufficiente.

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