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La passione

Regia di Carlo Mazzacurati vedi scheda film

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La recensione su La passione

di Stuntman Miglio
6 stelle

Carlo Mazzacurati è un regista che in passato è riuscito a sorprendermi non poco con titoli come "Vesna va veloce" o "La giusta distanza", film intensi, non banali nei contenuti e ben recitati. "La passione" poteva benissimo entrare a far parte di questa schiera eppure alla fine della visione devo ammettere che qualcosa non mi è tornato. Forse quella parte finale eccessivamente didascalica e sfacciatamente autoriale, forse l'inconsistenza del personaggio di Kasia Smutniak e quell' empatia poco convincente che si viene a creare con Silvio Orlando. Forse è proprio il fatto che non riesco più a godermi Silvio Orlando che recita sempre la stessa parte. Non so, fatto sta che la vicenda del regista in crisi creativa non sorprende e non appassiona mai del tutto nemmeno quando si ribella al sistema e manda tutto in malora concentrandosi sulla rappresentazione amatoriale de la passione di Cristo in un paesino dell'entroterra toscano. Fortunatamente siamo lontani dalla povertà d'idee del cinema nostrano mainstream e Mazzacurati ha più di una freccia al suo arco ed ecco che del suo film si può comunque apprezzare il realistico spaccato di provincia e lo spietato ritratto degli speculatori che popolano il mondo del cinema dietro e davanti la macchina da presa. Se il protagonista ha comunque una sua evoluzione poco convincente, degna di nota è soprattutto la caratterizzazione della sua spalla ovvero uno strepitoso Giuseppe Battiston che migliora film dopo film ed inizia finalmente a prendersi il suo meritato successo. Il suo aiuto-regista, nonché attore sperimentale e scassinatore professionista, catalizza l'attenzione dello spettatore dalla buffa entrata in scena sino all'uscita "divina". La sua presenza, unitamente alla simpatica prova di Corrado Guzzanti, è il principale motivo di visione di una commedia ambiziosa ma non del tutto riuscita.

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