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Regia di Rob Reiner vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Flipped

di giansnow89
10 stelle

Misconosciuto piccolo grande film contemporaneo, forse troppo semplice e genuino per le crape che affollano le kermesse cinematografiche (e da qualche tempo a questa parte, anche le sale e i siti internet)

Ma com'è poco considerato Rob Reiner. Più famosi i suoi film rispetto a lui, dal sempreverde Harry, ti presento Sally..., al piccolo capolavoro della nostalgia anni '80 Stand by Me, fino all'anomala e diversamente romantica epopea stradale di Sacco a pelo a tre piazze. Indimenticabili ritratti di giovinezze idealizzate, qualcuno direbbe fin troppo arcadiche, eppure così tanto sincere in quei momenti di dramma che Reiner sa sapientemente amministrare e tirare fuori al momento giusto nel corso delle sue pellicole. E pure indimenticabili altalene d'amore, fra amori sospirati e amori non dichiarati, amori inconsapevoli e amori improvvisi eppure inevitabili. Reiner gira Il primo amore non si scorda mai nel 2010, ma è come se non si fosse mai mosso dagli anni '80. Le sue tematiche predilette ci sono ancora tutte, più fresche che mai, ed è decisamente un bene. Un momento di distensione nel tempestoso oceano di promiscuità e di gioventù ribelli e chiassose che animano la contemporanea cinematografia. 

Due ragazzini vengono seguiti lungo il loro crescere, dall'età infantile a quella preadolescenziale. E' tutto un rincorrere il filo dei loro pensieri, alternativamente di lui e di lei, ed è un continuo alternarsi dei due punti di vista, dell'uno verso l'altra, verso la famiglia, gli amici, la scuola, il mondo. Ma soprattutto dell'uno verso l'altra, non c'è verso che sia altrimenti. C'è tutto il mondo circostante attorno ai due ragazzini, ma il film potrebbe tranquillamente farne a meno e ridursi a una messa in scena teatrale con i due soli protagonisti sul palco. Lei da bambina si innamora di lui, che non la può sopportare, poi i ruoli lentamente si invertono, le percezioni dell'uno verso l'altra si fanno sempre più mature, fino al finale forse prevedibile nell'esito, ma insuperabile nel suo confezionamento, privo di ruffianeria proprio perché semplice e naturale, come è nell'abilità estrema di Rob Reiner. E come sono bravi quei due giovani protagonisti. 

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