Regia di Carlos Saldanha vedi scheda film
Con “Rio” la 20th Fox si conferma come terzo incomodo di lusso, in mezzo alle pluri acclamate Pixar e Dreamworks, nella battaglia dei cartoon soprattutto grazie ad un manipolo di creatori molto preparati come Chris Wedge (nelle vesti di produttore) e Carlos Saldanha (regista) in grado di sviluppare soggetti gradevoli sfruttando al massimo le loro possibilità (che tecnicamente sono un po’ più limitate rispetto ai due colossi concorrenti).
Blu è un macao domestico che viene trascinato a Rio de Janeiro per accoppiarsi con l’ultima femmina rimasta della sua specie.
L’incontro tra i due non parte sotto i migliori auspici, lui non sa volare e ama la cattività, lei vuole solo volare libera sopra i cieli brasiliani, in più entrambi vengono rapiti da un gruppo di trafficanti di volatili.
Con amici pennuti, e non solo, conosciuti lungo il percorso (tra gli altri un tucano in cerca di libertà dalla famiglia ed un cane bavoso), proveranno a salvarsi, imparando anche a conoscersi.
Piacevolissima pellicola che, senza fare proseliti, piazza con gran leggerezza e dinamicità tutti, o quasi, i colpi giusti, garantendo uno spettacolo coinvolgente che mescola con efficacia un umorismo a tratti contagioso (oltre ai protagonisti sono azzeccate quasi tutte le tante macchiette di contorno) ad un senso di libertà offerto da un contesto avventuroso ed esotico.
Su tutto dominano i due protagonisti con le penne blu che si amalgano alla grande con le classiche diversità del caso (che qui sono tante e ben venga), il loro percorso di conoscenza reciproca (e della vita soprattutto per Blu) è ben sviluppato, i loro battibecchi sono spunto di diverse risate ed ovviamente c’è spazio anche per quel pizzico di inevitabile sentimento (che quando arriva fa pure piacere).
Un altro aspetto al passo con i tempi è poi la rappresentazione della femmina, qui infatti quelle gagliarde sono loro che si tratti di un animale (Jewel) o di umani (la padrona di Blu che trascina letteralmente il suo compagno di avventura, per esempio quando salgono in sella alla moto).
Per il resto Rio de Janeiro è uno sfondo perfetto per la storia (con gli spazi verdi subito fuori dal caos della città, la malavita, i colori del carnevale che sono poi quelli degli stessi pennuti) così che il film appare filante sotto tutti i punti di vista, poi certo rimane un cartoon per tutta la famiglia, quindi non aspettatevi sorprese sul finale, ma tutto il resto è scandito con gusto, brillantezza e bravura.
Variopinto.
Riempie il film di colori vivaci, sfruttando al meglio un'area geografica che conosce bene e imprime un ritmo ottimo che si snoda tra tante risate e idee riempitive azzeccate.
Bravo.
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