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Machete

Regia di Ethan Maniquis, Robert Rodriguez vedi scheda film

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La recensione su Machete

di Paul Hackett
4 stelle

Machete Cortez, un "federale" messicano caduto in disgrazia e con più di un conto da saldare con il signore della droga Rogelio Torrez, viene coinvolto in un complotto per far guadagnare voti allo xenofobo senatore texano McLaughlin con un finto attentato, nell'ambito del quale il nostro eroe dovrà giocare il ruolo del capro espiatorio. Per rimettere le cose a posto, il taciturno Machete dovrà fare ampia strage di cattivi, con l'indispensabile aiuto del suo sciabolone d'ordinanza... per non parlare di quello, metaforico (ma nemmeno poi tanto), con il quale è uso soddisfare donnine di varia avvenenza (da una sempre più irriconoscibile Lindsay Lohan alla bella Michelle Rodriguez, fino addirittura a quel bocconcino di Jessica Alba!) che, palesando un senso estetico decisamente sui generis, ad una ad una finiscono per cascare ai piedi (o meglio, nel letto) di un tipaccio col simpatico faccino (che non mi farebbe piacere incontrare in un vicolo buio... ma neanche illuminato a giorno, per la verità) di Danny Trejo, uno degli attori dall'aspetto meno accattivante, per usare un eufemismo, di Hollywood. Diciamo subito che, rispetto al suo sodale Quentin Tarantino, Robert Rodriguez mi è sempre stato decisamente simpatico, soprattutto perché il regista di origini messicane ha saputo restare con i piedi per terra e, nonostante le sue capacità siano indiscutibili (per me "Sin City", nel suo genere, era un vero capolavoro, così come il primo "Mariachi"), non si è mai preso troppo sul serio e ha sempre badato al sodo di pellicole finalizzate al divertimento puro, nelle quali il citazionismo dei filmetti di serie Z non è (o almeno non è soltanto) masturbazione intellettuale ma totale adesione ai canoni estetici (si fa per dire) del cinema di genere d'antan. Più che un artista, Rodriguez è un abilissimo artigiano e va bene così. Purtroppo però, pur con tutta la indiscutibile simpatia che nutro per il regista texano, non posso non rilevare che "Machete", nato sulla scia dell'analogo lavoro di recupero "filologico" del cinema di genere di infima serie compiuto con "Planet Terror", è, per vari motivi, una notevole boiata. La sua sceneggiatura è un confuso coacervo di elementi finalizzati a massimizzare l'azione e a limitare al massimo la riflessione: non che la cosa sia necessariamente negativa, intendiamoci, ma "Machete" è talmente eccessivo ed improbabile (ad un certo punto c'è persino una crocefissione, giusto per gradire) da generare ben presto saturazione e suscitare, paradossalmente e almeno nel mio caso, gli evidenti sintomi di una insopprimibile noia. Anche il cast non convince del tutto: al di là delle battute sull'aspetto invero poco rassicurante del buon Danny Trejo, bisogna ammettere che l'attore chicano è il classico caratterista drammaticamente inespressivo e totalmente inadatto ad un ruolo da protagonista, anche per un'età non propriamente verdissima (quasi 70 anni) e, in questo senso, il suo scontro finale con uno Steven Seagal, pennellatissimo ed inquartato di almeno trenta chili rispetto agli anni d'oro, fa quasi tenerezza... davvero degno di un reparto geriatrico. Robert De Niro si prende lodevolmente in giro ma è totalmente fuori ruolo, così come risulta abbastanza sprecato il povero Don Johnson, avvilito in una particina o poco più. Di Steven Seagal (e della sua panza) già si è detto, mentre, tralasciando l'interpretazione "goliardica" di Tom Savini, tutto sommato se la cavano bene Jeff Fahey e il bravo Cheech Marin, ormai uno degli attori feticcio di Rodriguez. Per quanto riguarda le attrici coinvolte nel progetto, l'unica che riesce a dare spessore ad un personaggio che si imprime nella memoria, è la brava Michelle Rodriguez, mentre Jessica Alba conferma per l'ennesima volta di essere un'attrice tanto bella quanto mediocre. Discorso a parte per Lindsay Lohan, praticamente una presenza impalpabile per tutto il film, a quanto si dice "bad girl" nella vita reale ma che fa ben attenzione a coprire il seno nudo in un'inquadratura con delle extension ai capelli e con labbra e zigomi talmente tumefatti (a manco 25 anni... che tristezza!) da risultare, come detto prima, quasi irriconoscibile. In definitiva "Machete" è una simpatica idiozia che, per quanto mi riguarda, non merita più di due stelle: voto mediocre.

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