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Il mi$$ionario

Regia di Roger Delattre vedi scheda film

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La recensione su Il mi$$ionario

di supadany
6 stelle

VOTO : 6.

Pensavo fosse una mega cavolata assurda ed infatti lo è (e complimenti per i titolisti italiani e le “s” sostituite dai “$”, santo cielo), ma, almeno in parte, riesce a strappare qualche risata benché il canovaccio, una volta costitutito venga ripetuto a lungo e che, soprattutto nella seconda parte, risulti un bel po’ annacquato.

Mario (Jean-Marie Bigard) è appena uscito di prigione, dopo sette anni di reclusione, quando i suoi ex soci in mala affari si fanno vivi per riscuotere la loro parte di un bottino.

Ha così la necessità di sparire per un po’ di tempo e su consiglio del fratello prete si rifugia in un paesino sperduto dove verrà scambiato per il nuovo parroco.

Ovviamente i suoi modi di fare non saranno molto ortodossi, ma verrà preso in simpatia, mentre il fratello perde la testa di fronte a una montagna di soldi.

Il film parte a razzo, grazie all’estro di Jean-Marie Bigard, ma anche ad una serie di battute e situazioni che riescono ad essere divertenti, vuoi perché il personaggio principale è bello rognoso, vuoi perché nei panni di un prete a contatto con una comunità che sembra indietro nel tempo genera parecchi momenti, magari non proprio fantasiosi, ma almeno sufficientemente divertenti.

Purtroppo il giochetto si perde nel corso del tempo, con una seconda parte dove affiora qualche buon sentimento e nella quale la figura del fratello prende un po’ di peso, ma non porta con se la giusta dose di allegria, ma solo qualche battutaccia che va a vuoto, mentre il film si risolve senza aggiungere niente di importante.

Dunque siamo di fronte ad un filmetto basato su un unico spunto che però almeno qualche risata la strappa, anche se qualche idea in più si poteva trovare per rendere più vivace la seconda parte che pare più trascinarsi verso una risoluzione di routine.

Passabile, per una serata di grasse risate è anche meglio di tanti altri film più sponsorizzati, certo aspettarsi un di più è francamente inutile.

Su Roger Delattre

VOTO : 6. Brillante nella prima parte, opaca e stanca nella seconda.

Su Jean-Marie Bigard

VOTO : 7. Trascinatore di tutto il film, strappa di sovente risate sincere.

Su David Strajmayster

VOTO : 5,5. Quando il suo personaggio "sale" in cattedra il film comincia ad accusare dei colpi a vuoto.

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