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L'uomo dalla bocca storta

Regia di Emanuele Salce, Andrea Pergolari vedi scheda film

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La recensione su L'uomo dalla bocca storta

di mm40
6 stelle

Dura solo una cinquantina di minuti, questo L'uomo dalla bocca storta, ma riesce a ripercorrere in tale breve lasso di tempo una carriera (e anche una vita) ammirevole e fitta di successi come quella di Luciano Salce, tanto che al termine della visione dispiace non poterne sapere ancora di più. Perchè questo documentario, realizzato da Andrea Pergolari (storico del cinema italiano, autore di varie monografie) e da Emanuele Salce (figlio), va a colmare un vuoto davvero imperdonabile, quello creatosi nei venti anni dalla scomparsa del Nostro, la cui stella fra gli anni '40 (a teatro) e '80 (fra cinema e televisione) ha brillato molto più di quanto oggi possa sembrare. Salce viene infatti ora ricordato essenzialmente quasi solo per Il federale, per Vieni avanti cretino e per Fantozzi, tre commedie: ma girò anche un film scomodo politicamente come Colpo di stato (1969), lanciò Morricone come compositore per il cinema (Il federale 1961), scoprì la Spaak, fece molta televisione e nel corso di questo documentario non mancano gli spezzoni di sketch insieme a Lelio Luttazzi, Mina, Caprioli e la Valeri. A parlare di Salce sono chiamati in tanti, tutti grandi nomi, e si vede che al di là della retorica perdura ancora un ricordo piacevolissimo di lui: Villaggio gli deve molto per quel Fantozzi che lo consacrò definitivamente come attore e come personaggio; la Valeri ne fu partner artistica già dal 1942 nel Teatro dei gobbi; Alessandro Gassman con Emanuele Salce parla con commozione del meraviglioso rapporto d'amicizia - che sopravvisse anche all'unione fra Vittorio Gassman e la fresca ex moglie di Salce - fra i due padri, leggendo un estratto di una lettera che Vittorio scrisse a Luciano. Di fronte ad un fenomeno come quello di Salce è inevitabile che l'intero cinema italiano - e non solo la commedia - si inchini. 7/10.

Sulla trama

La vita e la carriera di Luciano Salce, autore, regista ed attore, ricostruite con le parole di tanti compagni di avventura, dal fratello Guido ai colleghi di palco e set: Franca Valeri, Ennio Morricone, Paolo Villaggio, Giorgio Albertazzi, Catherine Spaak, Lino Banfi, Lina Wertmuller e via dicendo.

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