Regia di Mario Soldati vedi scheda film
Dal romanzo di Fogazzaro (del quale un anno prima Soldati aveva già adattato Piccolo mondo antico): una ragazza, rimasta orfana, viene allevata con la massima severità dallo zio conte, che pensa di tenerla segregata in casa fino al matrimonio; scopre che una sua antenata aveva avuto una sorte analoga, si identifica con lei e medita di vendicarla. Molto suggestivo l’inizio, nell’ambientazione spettrale di una villa che è il luogo più adatto per ospitare fantasmi: sembra davvero che la storia si ripeta, anche in certi dettagli, e che Marina sia la reincarnazione di Cecilia. Poi l’alone soprannaturale si attenua: il resto del film è un esagitato melodramma in costume, con Isa Miranda virago depressa che tratta gli uomini come cagnolini e che resta vittima delle proprie ossessioni. Visivamente decorativo, narrativamente discutibile.
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