Regia di Irvin Kershner vedi scheda film
Un film di 007 non si rifiuta mai. E nel 1983 ai fan furono offerti addirittura 2 film nell'arco di pochi mesi. Mai dire Mai (a parte Sean Connery) è un Bond di serie B: niente tema musicale classico, niente gunbarrell e niente trademark abituali della serie. James Bond torna a vivere l'avventura di Thunderball (unico romanzo sul quale poteva vantare un'opzione Kevin McClory, co-produttore di Mai dire Mai) e lo fa con un cast tecnico non all'altezza dei soliti film di 007. L'unico interesse del film è dato dal ritorno di Connery nel ruolo che lo rese superstar: meraviglioso anche se bolso e con parrucchino, sbaglia però qualcosa anche lui. Si basa troppo sull'autocitazionismo e sulla parodia. In questi campi era già maestro Roger Moore che nello stesso anno, con Octopussy, riuscì a batterlo anche al botteghino.
Quella di Thunderball con qualche variante.
Niente di speciale... e poi manca il James Bond Theme!
Avrei puntato sullo stile dei primi Bond. Almeno il pubblico avrebbe avuto nello stesso anno il solito Roger Moore ironico e divertente e una classica spystory alla Fleming.
Kershner era specializzato in sequel: Star Wars 2, Robocop 2... e in questo remake di Bond mette tutto il suo mestiere.
Grandissimo come sempre. l'unico erede di Cary Grant.
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