Regia di Asghar Farhadi vedi scheda film
Le emozioni distinguono gli esseri umani dalle bestie ma c'è chi è estremamente sensibile e chi, con il suo egoismo, crede di conoscere chi gli sta intorno non sapendone neanche il nome.
La dolce Elly è solamente una pedina nelle mani di tutti, inconsapevolmente tutti la trattano come un oggetto e la prima che lo fa è Sepideh, la madre di una bambina a cui Elly fa da maestra. Sepideh vuole aiutare Ahmad, uno dei suoi migliori amici che, dopo un matrimonio fallito in Germania con una donna tedesca, vuole accasarsi con qualcuno più nelle sue corde, per questo accetta di buon grado l'idea di Sepideh e si avvicina ad Elly dopo una spensierata gita nella Rimini dell'Iran: il mar Caspio.
Già dall'inizio si delinea il carattere di Sepideh: la donna prende talmente a cuore i problemi d'amore di Ahmad che insiste affinché Elly rimanga con loro in gita per più di un giorno; prende in affitto un rudere fatiscente vicino alla riva del mare poiché la casa che erano soliti affittare è occupata; cerca continuamente approvazione da parte del marito e degli amici sulla donna che è riuscita a trovare ad Ahmad.
Il film di Farhadi è ancora lontano dalla perfezione di Una separazione ma ne costituisce quasi un prequel e il regista iraniano sembra essere il solo -ultimamente- in grado di raccontare la sottigliezza dei rapporti umani eviscerandone - in maniera maniacale- le emozioni.
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