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Il giardino del piacere

Regia di Alfred Hitchcock vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Il giardino del piacere

di zombi
6 stelle

patsy è una ballerina da fondale del pleasure garden. viene avvicinata da un vecchio bavoso e lo sistema con estrema classe e humour. patsy probabilmente di humour ne ha tanto e nonostante viva in città, è di buon cuore, tanto che una sera vedendo jill struggersi all'ingresso del teatro perchè non trova la lettera di presentazione, che due loschissimi figuri le hanno sottratto giusto fuori della porta, la accoglie a casa sua per la notte e le promette un'audizione per il giorno dopo. si affeziona a jill, ma questa ha una notevole ambizione e non tarda, da ballerina di fila, a scalare le gerarchie e in breve diviene la vedette divenendo la mantenuta del padrone del locale che fa anche da ruffiano ad un principe che non fa che ricevere dei "due di picche" dalla novella diva. nel frattempo però patsy ha conosciuto hugh, il fidanzato di jill e il suo compagno di lavoro levett. con il primo è subito sintonia, col secondo invece c'è una sorta di attrazione-repulsione che nonostante tutto la porta a sposarlo in una sorta di ipnotico convincimento(il cane chum ci aveva però avvertiti!!!!). di piaceri in questo giardino ce ne sono pochi e il lieto fine ce ne garantisce almeno uno, ma per ottenerlo bisogna prima passare per gironi para-infernali dettati dalla lussuria sfrenata e dalla bramosia di possedere e arricchirsi. col muto ho sempre problemi a relazionarmi. la recitazione in over-acting dovuta al fatto che si doveva il più lapalissianamente possibile descrivere, senza che il film divenisse una didascalia unica, mi causa spesso sorrisi ironici. però superate certe ingenuità che mi vien da pensare dovute all'inesperienza del regista e forse anche del mezzo, il film prende una sua forma aldilà del nome del regista che diverrà. virginia valli è una donna e un'eroina poi, moderna. corretta nei confronti di jill, anche se cade innamorata di hugh ricambiata, non oserà mai confessare i suoi sentimenti, preferendo sposare e dedicarsi a quel manico di scopa di levett, che anche nel viaggio di nozze comincia a dimostrarsi per la brutta persona che è. viaggio di nozze in una italia da cartolina che se ci si pensa non è purtroppo tanto dissimile da certe rappresentazioni hollywoodiane recenti. comunque, ingenuità a parte, le passioni irrompono sullo schermo sempre violente fino a che levett corrotto nel corpo e nella mente dagli eccessi sessuali e viziosi di alcol e fumo, ne cade vittima. capatina nel castello dorato ma vuoto di jill e poi sui visi solari e sorridenti di patsy e hugh finalmente uniti.

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