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Halloween Killer

Regia di Jeff Lieberman vedi scheda film

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La recensione su Halloween Killer

di Furetto60
5 stelle

Tra horror e commedia nera. "Divertissement" da non prendere sul serio

È la notte di Halloween: uno psicopatico assassino , travestito con il costume di Satana, celebra la Vigilia d’Ognissanti torturando e massacrando tutti gli sfortunati, che incontra per strada. Siccome in America, la tradizione “celtica”del dolcetto scherzetto, vuole che burloni mascherati nei modi più  stravaganti e raccapriccianti , possano compiere gli scherzi più pesanti e plateali, dunque nessuno fa caso al carnefice e alle sue gesta “grandguignolesche”. Ma il caso vuole che il suo itinerario cruento lo porti a incrociare il piccolo Andrew, bimbo dalla fervida immaginazione e appassionato di un videogame piuttosto sanguinolento che si chiama Satan’s Little Helper;  Il piccolo per l'occasione si è travestito da piccolo aiutante di Satana.
Comincia quindi a girare per la cittadina in cerca del suo maestro, finché incontra il serial killer di cui sopra,  vestito da Signore delle Tenebre, Andrew si persuade di avere a che fare proprio con Satana, lo tampina e  si offre di fargli appunto da aiutante. Il killer si presta volentieri al gioco e così senza mai parlare, ma sempre con una gestualità eloquente, lo prende come suo aiutante;Andrew confondendo ciò che è reale con ciò che è virtuale, si ritrova ad essere complice di tutte le nefandezze che compie il pazzo sanguinario, convinto che sia un gioco. Ha inizio una sorta di commedia nera degli equivoci, con l’assassino che viene scambiato dai familiari del piccolo, per il fidanzatino della sorella di Andrew, che se ne va in giro indisturbato a mietere vittime a più non posso: il gioco si trasforma in realtà e la realtà diventa un gioco al massacro; un  gattino schiamazzato e usato a mo’ di gesso per scrivere messaggi sul muro, un carrello della spesa, ovviamente non pagata, su cui è salito il piccolo ,che incita il “folle assassino” che lo pilota, a travolgere donne incinte, anziani e ciechi,mandandolo in visibilio, per quello che ritiene sia un gioco a punti, fino a quando di fronte al padre sbudellato, finalmente consapevolizza l’orrore; a terminare il killer mascherato da Gesù e un finale a sorpresa. Il regista Jeff Lieberman, torna dietro la macchina da presa con questo  “divertissement”, che ignora completamente il "politically correct"  coniugando l'horror con la "black comedy", girando un piccolo filmetto a basso budget perfido, una mini fiera dell’orrido e del grottesco, orgia di sangue, ambientata in un microcosmo impazzito, in cui sembrano tutti ottusi, non solo il piccolo; storiella poco plausibile, non va presa sul serio, ma letta come un gioco fine a sé stesso e niente di più. Se non si cercano significati o messaggi, può anche divertire

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