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Anything for Her

Regia di Fred Cavayé vedi scheda film

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La recensione su Anything for Her

di supadany
6 stelle

VOTO : 6++.

Thriller che procede in maniera diretta, ma non proprio limpidamente ne sempre scandito con precisione, dal primo minuto fino all’ultimo fotogramma.

Visione quindi che riesce ad essere avvincente, anche se non mancano passaggi grossolani, insomma mi è parso un discreto film, ma vagamente lontano dalla sensibilità del miglior cinema francese e più vicino alle tipiche caratteristiche del cinema americano, tant’è che adesso sono più curioso (prima lo ero poco o niente) di vedere “The next  three days”.

Lisa (Diane Kruger) e Julien (Vincent Lindon) sono una coppia felice, ma un giorno lei viene arrestata per un omicidio.

Quando la giustizia chiude tutte le porte alla speranza Julien decide che l’unica possibilità rimastagli è quella fi dar evadere Lisa e scappare in lidi lontani con delle nuove identità.

I tempi per organizzare saranno molto ristretti ed i margini d’errore praticamente nulli.

Prima nota, che nulla c’entra con la qualità del film è per il titolo italiano; vorrei sapere perché intitolare un film francese con una frase in inglese, tanto più che il semplice “Pour elle” mi pareva perfetto, facilmente comprensibile anche da un sasso ed identificativo al massimo del succo della pellicola.

Infatti un uomo, fa di tutto “per lei” (ma anche per se stesso) e da persona normale entra nei bassifondi della sua città e architetta un piano quasi impossibile da portare a termine.

Inutile tenere nascosto come andrà a finire, ma il film si avvale comunque di un ritmo sostenuto che spazza via, almeno in parte, alcuni dubbi.

Insomma la storia non è proprio credibilissima, a parte alcune coincidenze (tutte insieme è dura accettarle, ma almeno tengono con il fiato sospeso), soprattutto alcuni atteggiamenti o sviluppi sembrano proprio impossibili da attuare (faccio un esempio, Julien svuota un bel appartamento ed il portinaio non ne sa nulla).

Molto bravi i due interpreti, Lindon ha proprio il volto ed il temperamento di chi si trova in una situazione più grossa di lui (ma sono curioso di vedere cos’ha combinato Russell Crowe) e la Kruger delinea con precisione l’animo del suo personaggio.

Complessivamente “Pour elle” è quindi una produzione con pregi e difetti, ma almeno è tutt’altro che anonima, non annoia mai ed ha le idee ben chiare in testa, anche quando i vizi di forma sono palesi, cerca di passare oltre.

Determinato come Julien.

Su Fred Cavayé

VOTO : 6++. Regia concitata, ma poco pulita.

Su Diane Kruger

VOTO : 6++. Rimane sullo sfondo, ma è efficace ed adeguata.

Su Vincent Lindon

VOTO : 7. Prova di carattere nei panni di un bel personaggio che è bravo a rendere vivo ed umano.

Su Olivier Marchal

VOTO : 6+. Ruolo minuscolo, ma in una manciata di minuti lascia comunque una traccia evidente di se.

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