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Il papà di Giovanna

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Il papà di Giovanna

di bradipo68
8 stelle

Era la prima volta che andavo a vedere al cinema un film di Avati e devo dire che non sono rimasto affatto deluso.I film di Avati hanno sempre quell'aria quieta,paciosa,un po'come i racconti della nonna quando ricorda la sua gioventu',quell'aria delle vecchie tradizioni delle cose buone fatte in casa ma a volte questo tipo di impostazione puo'essere un difetto in quanto puo'appiattire stilisticamente il suo lavoro che per altro accanto a scivoloni discutibili ci ha regalato anche dei film notevoli.Per questo suo ultimo film ,invece abbiamo un Avati, diverso,piu'compatto del solito che non esita a prendersi dei rischi in una vecchia storia tratta dalla cronaca bolognese negli anni immediatamente precedenti la Seconda Guerra Mondiale.E convince la prospettiva da cui rilegge questa brutta storia:è un fatto sanguinoso,un delitto efferato ma viene tutto saggiamente tenuto fuori campo per descrivere meglio il mondo di Giovanna,interpretata da una straordinaria Alba Rohrwacher.Il suo mondo è fatto di un padre professore nella stessa scuola che frequenta la figlia e una madre distaccata,quasi un corpo estraneo nel rapporto tra i due.Giovanna non è di bell'aspetto,ha problemi relazionali,sembra timida,non ha mai partecipato a una festa o coltivato un'amicizia.E'iperprotetta dal padre che si sforza di non vedere i problemi psichici della figlia mentre la madre è sempre in disparte impegnata nelle sue cose e forse in una relazione con il vicino.E quando Giovanna viene indiziata dell'omicidio della sua compagna di classe è esmplificativa la reazione dei due genitori:lui non crede possibile che sia responsabile,la madre invece è rassegnata,piange,se lo aspettava Mentre vedevo questo film la cosa che mi ha colpito di piu'è l'amore indefesso di Michele verso sua figlia Giovanna,la sua devozione per una creatura non esattamente baciata dalla grazia di Dio e neanche dotata di intelletto normale.E mi sono chiesto :ma fino a che punto puo'arrivare l'amore di un padre?Arrivare a buttare via la propria vita per stare accanto il piu'possibile alla figlia rinchiusa nel manicomio criminale?Aspettare pazientemente il giorno di visita per vederla?Spendersi con infermiere e dottori per farle ridare i guanti a cui lei tiene tanto in quanto le sono stati mandati dalla madre?O addirittura ufficializzare la relazione della moglie col vicino,buttargliela quasi nelle braccia per non rovinare anche la sua di vita ora che è in corso la guerra e la vita è diventata piu'difficile per tutti?La risposta è li'nei fotogrammi di questo bel film:l'amore di un padre verso la figlia puo'arrivare a essere sconfinato come in questo caso anche se si adombra il senso di colpa di Michele per giustificare un amore di padre cosi'grande.Come dicevo straordinaria la performance della Rohrwacher,imbruttita,segaligna e con uno sguardo che dice tante cose,come sono belle le sequenze in cui lei come una bimbetta di pochi anni d'eta'corre gioiosa indossando i suoi guanti neri che la rendono diversa da tutte le altre,seppur rinchiusa in uno squallido manicomio criminale.Il film convince perche'compatto non mostra piu'del dovuto,crea dei personaggi a tutto tondo che brillano di luce propria con un SIlvio Orlando a ottimi livelli nella sua caratterizzazione di un perfetto signor nessuno,alfiere della mediocrita'con tutto il suo bagaglio di dubbi e sogni repressi(vedi le lettere a Morandi a cui non ha mai avuto risposta)e giustamente premiato ,una Neri grigia come il suo personaggio e un inedito Greggio in una parte non facile in cui se la cava bene,quella del poliziotto fascista per convenienza poi fucilato dai partigiani dopo la fine della Repubblica di Salo'.La cosa che mi ha convinto meno è il finale lasciato praticamente fuori campo con una tardiva riunione della famiglia di Giovanna.....se il film finiva una sequenza prima sarebbe stato vicino alla perfezione....

Su Silvio Orlando

magnifico alfiere della mediocrita',perfetto nella parte

Su Alba Rohrwacher

straordinaria interpretazione in una parte in cui era facile esagerare

Su Ezio Greggio

in una parte per lui inedita se la cava egregiamente

Su Serena Grandi

parte di contorno di matronesca efficacia

Su Francesca Neri

grigia,come la sua parte,forse non troppo adatta..

Su Pupi Avati

regia di polso in cui riesce a ottenere il meglio dai suoi attori

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