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Denti

Regia di Mitchell Lichtenstein vedi scheda film

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La recensione su Denti

di bradipo68
8 stelle

La prima cosa che ho fatto dopo aver terminato la visione è stata di andare su Google e vedere che cosa usciva fuori con le parole "vagina dentata". Alla protagonista , la bionda tipica WASP americana, Jess Weixler, sexy e buffa allo stesso tempo, veniva fuori una schermata che spiegava tutto il mito della particolarità anatomica suddetta.
Pensavo che fosse tutto finto e invece il mito della vagina dentata amputatrice di membri maschili è una leggenda presente in alcune mitologie e addirittura ne parla Freud.
Ma che cosa c'entra con un horror?
Ecco a questo punto sarebbe necessaria aprire una piccola parentesi.
Possiamo considerare un film come Denti un horror semplicemente perchè ci sono due-tre scene splatter, tra l'altro infarcite di una cospicua dose d'ironia? Perchè se è vero che la prima di queste sequenze ti prende abbastanza alla sprovvista ( il tentativo di fare sesso con Dawn da parte di quello che poteva essere il suo ragazzo e che comunque le piaceva) e non sai se ridere o essere atterrito dallo sguardo di  questo tizio che si ritrova con un accessorio in meno mentre scappa per la vergogna, non c'è dubbio che la seconda e la terza sequenza ( la visita manuale da parte del ginecologo e il rendez vous con il fratellastro teppista e maniaco sessuale) appartengano più alla comicità, un filo demenziale magari, che all'horror.


E poi diciamocela tutta: sono molto più orrorifiche le riunioni degli integralisti bigotti e fintopuritani a cui partecipa la bionda Dawn che tutto il resto. Danno quel senso di soffocamento , di soppressione della libertà di pensiero, di censura vera e propria che crea molta più inquietudine che una semplice vagina dentata senza istruzioni per l'uso.
Denti quindi non è un semplice horror, anzi non è solo questo ma un film che può essere letto a più livelli: un percorso di (de) formazione che può scaturire da un'educazione castrante ( il termine viene spontaneo), una riflessione non banale sui cambiamenti della società moderna votata sempre più all'emancipazione sessuale, la descrizione senza sofismi e senza ipocrisie della profonda provincia americana che dietro una facciata di bigotto perbenismo da parte di sedicenti timorati di Dio, nasconde in realtà mostri inenarrabili.
Denti non è assolutamente un film perfetto ma è stimolante: lo splatter seppur limitato a pochi momenti è assolutamente esplicito ma il regista invece di prendere la scorciatoia del dettaglio anatomico e farci vedere nei particolari questa vagina dentata ( come avviene ad esempio nello splatter demenziale di Tokyo Gore Police di Yoshihiro Nishimura comunque posteriore a questo film), sceglie la suggestione.
Jess Weixler concede una sola, innocua scena di topless e quindi quello che accade dalle parti del suo apparato genitale ce lo immaginiamo e basta.
Certo un film del genere "colpisce" più la metà maschile dell'universo che quella femminile.
Del resto è normale che ci sia , come dire , un certo processo di identificazione, no?
(bradipofilms.blogspot.it )

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