Regia di David Bruckner, Jacob Gentry, Dan Bush vedi scheda film
Una misteriosa epidemia trasmessa attraverso apparecchi televisivi, radio e telefoni, istiga la gente a compiere omicidi. Due amanti clandestini cercano disperatamente una via di fuga dal violento marito di lei e dal delirio scatenatosi in città.
Tipico prodotto sperimentale di cinema indipendente - non a caso è stato presentato al Sundance film festival - che vede la compartecipazione di tre registi dietro la macchina da presa e una trama piuttosto lacunosa, ambiziosa e inconcludente.
Si nota parecchio lo stacco tra i tre frammenti narrativi che conferiscono alla pellicola un ritmo discontinuo e dei toni che alternano l'horror puro, con forti dosi di violenza e splatter, all'humor macabro della seconda parte - la meglio riuscita in apparenza, se non altro per il sarcasmo e per dei momenti quasi demenzali che alleggeriscono la cupezza di fondo, mentre il finale verte più sul romanticismo crudo e onirico.
Critica ai massmedia e finale aperto.
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